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“When The Camellia Blooms” parla dell’amore per se stessi e la ricerca di relazioni sane

La ‘regina delle commedie romantiche’, Gong Hyo Jin, è già di per se un indizio di buona qualità: l’attrice non sceglie mai ruoli troppi stereotipati e anche questa volta centra il suo bersaglio. “When the Camellia Blooms” è di base un’incredibile e dolce storia d’amore, raccontata, però, in modo molto particolare, ossia nel bel mezzo di una vertiginosa, appassionante e immobilizzante serie di omicidi di uno spietato assassino.

Perché un serial killer sembra tanto ossessionato da una mamma single che ha già molto problemi nel farsi accettare in una realtà provinciale a causa dello stigma sociale e dei pregiudizi? Lo scoprirete guardando il drama e, vi assicuro, non ve ne pentirete.

Di cosa parla?
Gong Hyo-jin interpreta Oh Dong-Baek (Camelia in coreano), una madre single che inizia una nuova vita in una città balneare immaginaria chiamata Ongsan. Gestisce un bar chiamato Camelia per mantenere il suo unico figlio. Anni dopo, un giovane poliziotto di nome Hwang Yong-Sik, interpretato da Kang Ha-Neul, si avvicina e le confessa il suo amore. All’inizio, non ricambia il suo amore a causa della sua giovane età e dello stato di madre single. I genitori di Hwang Yong-Sik scoprono l’interesse amoroso del figlio per una giovane madre single e sono contrari alla relazione. A peggiorare le cose, il padre di suo figlio appare all’improvviso e chiede di sua figlia. Alla fine, Oh Dong-Baek si innamora del suo amore e della sua tenacia. Nel frattempo, un assassino ha stabilito un piano per uccidere Oh Dong-Baek. Hwang Yong-Sik è determinato a proteggerla e catturare l’assassino.

Piccole cose bellissime:
Dong-Baek è una madre single laboriosa che gestisce ‘Camelia’, un piccolo bar nel quartiere sul mare. Le piace il suo lavoro e vuole dare divertimento e calore tramite il suo locale. Lei si considera una madre ippopotamo amichevole e calma. Nasconde se stessa e suo figlio, cercando di non attirare attenzione, ma è pronta ad attaccare chi li disturba. Anche se gli altri la trattano male, Oh Dong-Baek si rifiuta di trattare male anche gli altri. Quando Yong-Sik appare davanti ai suoi occhi, trova qualcuno di cui può fidarsi. All’improvviso, qualcosa dentro di lei si sveglia e si apre per un’altra possibilità di trovare l’amore.

Il drama ha un’atmosfera rallegrante e calmante, genera un’esperienza sedativa, rilassante ma che, stranamente ispira, grazie a un’eroina atipica ma forte che ci dimostra che poco importa quante prove la vita pone sulla tua strada, c’è sempre un modo per superarle. E’ una storia di crescita, di evoluzione con un ritmo rilassato ma avvincente. Anche la relazione tra i protagonisti è una storia dolce, pura, incoraggiante e commovente, bellissima tra due trentenni e molto rinfrescante se paragonata ad altri progetti televisivi.

La prima puntata è molto introduttiva e il drama cresce episodio dopo episodio, nonostante i suoi difetti. Il ritmo a volte è altalenante, con episodi molto ricchi e altri un po’ piatti. I personaggi, però, generano molta simpatia e trascinando la visione facendo sembrare ogni episodio un ricongiungimento con vecchi amici.

Le riprese e la scenografia sono sensazionali: il paesino di provincia scelto è davvero pittoresco, con colori vivi e pieni, e le panoramiche sul mare sono stupende. I colori scelti dal drama portano sentimenti felici e rilassati con quel bel cielo azzurro e il campo verde. Si nota una bella differenza di colorazione tra la vita quotidiana, dai toni vivaci e brillanti, e quelli del serial killer, più tenebrosi e verdognoli (il verde è spesso collegato a qualcosa di malsano).

Cosa affronta il drama?
Il drama affronti molti problemi della vita reale dai molti diversi tipi di problemi di relazione, alle molestie sessuali, al modo in cui la società giudica duramente le persone. Questi argomenti sono trattati bene, mai con finto moralismo o con intento predicatorio, anzi in modo genuino e veritiero. Il drama i problemi li affronta immediatamente, senza lasciare malintesi o fraintendimenti. Molte altre conversazioni sono girate senza alcuna drammatizzazione eccessiva, il che conferisce un’atmosfera autentica e coinvolgente. Alla fine sono tutti vittime delle loro circostanze.

Il drama, quindi, pone anche l’attenzione sui pregiudizi, soprattutto quelli riservati a genitori single o a madri che molto giovani hanno dei figli, ma anche sul divario generazionale.

Lo sceneggiatore usa abilmente i due protagonisti maschili per mostrare la differenza dei ‘modi di amare’ e di considerare il proprio partner. Kang Jong Ryeol, il second lead, non riesce a vedere oltre la modesta vita di Dongbaek, accorgendosi solo delle cose che lei non possiede, come un’auto, o una grande casa o il fatto che non guadagna abbastanza per mandare Pil Gu a fare una gita scolastica. Non nota i suoi successi, quello di gestire un’attività di successo negli ultimi sei anni e di provvedere da solo a suo figlio senza mai chiedere l’aiuto di nessuno. Jong Ryeol è sempre stato egoista e non vede oltre se stesso e su Dongbaek riflette le sue insicurezze e la sua piccolezza: le rifaccia di tutto senza chiedersi mai come lei si sia sentita sola in questi anni. Yong Sik, come abbiamo già scritto, apprezza tutti i risultati di Dongbaek e ogni volta che parla del futuro, include sempre il piccolo Pil Gu. Lui la vede come una stella brillante e vuole che anche lei si veda allo stesso modo.

Il drama ci ricorda che la felicità non dovrebbe essere inseguita, ma deve essere assaporata mentre c’è. I problemi nella vita esistono, dobbiamo accettarli, superarli e diventare più forti. Questo messaggio è potentissimo e davvero tanto reale.

“Se potessimo vedere chiaramente il miracolo di un singolo fiore, tutta la nostra vita cambierebbe.” Questa citazione del drama è collegata alla camelia che fiorisce durante l’inverno. L’inverno rappresenta i giorni freddi della nostra vita e la camelia, che è sopravvissuta miracolosamente a quella stagione fredda per diventare il fiore più bello, è un vero miracolo. Finché c’è speranza, i miracoli accadono hai un altro giorno per vivere una vita meravigliosa.

“Un saluto a tutti voi, che siete i più forti, i più duri, i più splendidi e i più lodevoli del mondo e che fate ogni giorno i vostri miracoli superando gli ostacoli della vita.” Questo messaggio finale riassume tutte le cose emerse nella storia. È un messaggio che lo sceneggiatore vuole sottolineare per farci rendere conto che non importa quanto sia dura la vita, quanto dura la realtà che affrontiamo e quanta lotta incontriamo, c’è un miracolo sempre e comunque.

Punti di forza:
Centro della bellezza del drama sono i suoi personaggi, belli, veri, profondi e pieni di sfaccettature. Nessun personaggio è incastrato in un tratto o una funzione specifica, tutti sono pieni di sfaccettature e li capiamo episodio dopo episodio insieme ai protagonisti. E’ resa evidente una realtà oggettiva della vita: anche in un luogo in cui tutti conoscono tutti, potrebbero non sapere tutto di tutti.

I personaggi sono riconoscibili, persone che potreste aver incontrato nella vostra vita o per strada; il drama si concentra su situazioni familiari toccanti, perché vere, e su problemi che esistono fuori dalla porta della vostra casa, parla di emozioni e di rapporti familiare e qui c’è la sua potenza.

La comunità di Ongsan nel suo insieme è una potenza: queste madri sono l’epitome del sopravvissuto nonostante le lotte che la vita ha gettato sui loro volti. Le madri qui sono al centro, insieme alla protagonista: madri che affrontano le critiche, madri che si sacrificano per crescere i figli, madri che abbandonano il figlio per sopravvivere e avere una vita migliore, madri che vogliono il meglio per il bambino che ha cresciuto da tutte le lotte. Tutte le ahjumma del quartiere non accettano Dong Baek dicendo cose maliziose alle sue spalle, per poi dominarla e aggredirla anche di persona. Lentamente il drama rimuove gli strati e iniziamo a capire le ahjumma, nel mentre le relazioni mutano e crescono. Guardare le dinamiche quotidiane delle relazioni all’interno della comunità e la lenta evoluzione di queste è qualcosa di molto interessante.

La protagonista Dong Baek può sembrare un personaggio passivo e debole, ma in realtà c’è molto di più. E’ una protagonista che cresce e alla fine, si alza per se stessa. Dong Baek continua a sembrare pacata e pudica fino alla fine, ma è bello che conserva l’essenza della sua personalità mentre impara ad amare se stessa. Dong Baek non ha nessuno nella sua vita, non ha una famiglia e il tema dell’abbandono è qualcosa di molto straziante per lei. Affronta molte difficoltà e lo fa sempre da sola, senza nessuno a cui chiedere aiuto o anche un consiglio. È tragico ma si è abituata al rifiuto, in quanto orfana e in quanto madre single sempre giudicata.

Dong Baek, anche se per natura riservata e timida, sa difendere se stessa quando sente il bisogno di farlo, sempre con educazione e grazia. Inoltre, il suo voler essere sempre onesta, la porta a essere schietta e sincera. Il miracolo di questa storia è la crescita di Dong Baek come persona. Dall’essere oppressa e timida, credendo di non meritare la felicità, è sbocciata in una versione più forte e più sicura di sé, e ha afferrato la felicità con entrambe le mani e ha sfidato le probabilità di vivere una vita felice. Dong Baek è una nuova eroina e un nuovo significato di ‘potere femminile’: non accetta l’etichetta della ‘donna sfortunata’ che si porta dietro da tutta la vita, ma si concentra sulle sfide, sul suo percorso e sui suoi sogni per andare avanti, affrontare il futuro e cercare di cambiare la sua condizione. Ne esce fuori un personaggio che responsabilizza le donne, donne che non devono aspettare di essere salvate da un principe azzurro ma che cercano un compagno con cui camminare al fianco.

Yong Shik, interpretato da Kang Ha Neul, è un protagonista maschile davvero fuori dagli schemi: burrascoso, serio, zelante ma soprattutto, goffo e stupido, sincero e semplice. Yong Shik è rumoroso, ma la sua sincerità e schiettezza è affascinante, il “fascino dello zoccolo di campagna”, difficile non innamorarsi della sua anima pura e ingenua. È completamente l’opposto del figo, e il suo incontro con Dong Baek in libreria è dolorosamente imbarazzante ed esilarante. Anche Yong Shik nel drama cresce, diventando sempre meno istintivo: bisogna pensare prima di agire, cosa che lui non ha mai fatto, ma quando si rende conto che la sua reazione sta ferendo gli altri, ci sta male. Lui, in una situazione che non diciamo, ovviamente, non era nel torto, ma ci è finito perché ha agito senza riflettere.

Il rapporto tra Yong Shik e Dong Baek è fresco e così diverso dal solito: non ci sono fraintendimenti (impossibile dato che Yong Shik è davvero così tanto franco e diretto), non ci sono momenti di pathos, strattoni o prese al polso con piroette. Sono due persone sempre sincere, sempre dolci che si sostengono a vicenda. Tanto semplice quanto prezioso. Yong Shik all’inizio è un po’ troppo intenso e nella sua ossessione per Dong Baek, ma mai le manca di rispetto, sia in le sue parole che nelle sue azioni. Non c’è da stupirsi che Dong Baek (la nostra Camelia) sbocci di fronte all’amore e impari non solo ad amarlo, ma anche ad amare se stessa. Non sta solo cercando di dire cose per farla sentire meglio, lui la vede per quello che è, lui la ama per quello che è. Vede quanto sia brava, buona e straordinaria e vuole che anche lei si veda così. È così meraviglioso, adorabile e incredibilmente magico, in particolare per Dong Baek, che non ha mai ricevuto complimenti in vita sua. Yong Shik sta influenzando Dong Baek, non dandole farfalle nello stomaco, ma molto più profondamente: la fa sentire preziosa, importante, degna delle sue attenzioni, degna di tenere la testa alta, e questo cambia la visione del mondo della donna. Dong Baek sboccia nel corso del drama e una buona parte del merito va anche a Yong Shik, che si è dimostrato un meraviglioso pilastro di sostegno.

Kim Kang Hoon nel ruolo del piccolo Pil Gu è sublime: i suoi sforzi da piccolo uomo maturo per prendersi cura di sua madre Dong Baek sono la cosa più preziosa e non mancano mai di riscaldare e spezzare il cuore. Kim Kang Hoon è una vera rivelazione come Pil Gu, la sua interpretazione è straordinaria e così piena, viva, profonda per un bambino della sua età che potrebbe nona ver mai provato quelle sensazioni. Le sue parti colpiscono, commuovono o meglio fanno proprio piangere a dirotto e questo grazie a un attore che, anche se piccolo, ha creato un grande personaggio pieno di sfumature.

Punti di debolezza:
La minaccia dell’assassino genera un quesito che trascina soprattutto l’inizio del drama, il ‘Chi è stato?’ è molto più coinvolgente nella prima parte del drama, per poi perdersi nella seconda. Ci sono state tante rivelazioni alla fine, cose che si sono rivelate false piste e che fanno sentire lo spettatore un po’ preso in giro. Diciamo che le ultime puntate, totalmente concentrate sul serial killer, sono un po’ un’ombra su un drama che è stato sempre molto luminoso. Infatti, il difetto più evidente è anche la cosa che inizialmente rende il drama interessante, l’intera sottotrama del mistero dell’omicidio / serial killer, a un certo punto, la percepisci proprio come superflua.

Lo spettacolo ha altri difetti: la sequenza temporale a volte è confusa in quanto salta molto tra flashback, scene passate e momenti del presente. Il montaggio con i flashback sono particolari e un po’ forzati, nelle prime puntate spesso si vede un cadavere lungo il lago per qualche secondo, senza dare molte informazioni, solo per farci ricordare che non sappiamo niente, che c’è un serial killer e che dobbiamo trovarlo. Questa trama ‘serial killer’, ricordata periodicamente allo spettatore, verrà iniziata davvero solo al sedicesimo episodio, un po’ stancante.

Davvero interessante:
Perché è stata scelta proprio la camelia come titolo di questo drama? Ovviamente la selezione non è causale.
La camelia è un fiore noto come “Sopravvissuto”, “Rosa d’inverno” e “Regina del fiore d’inverno”. Dong Baek, come il suo nome che significa Camelia, rappresenta in tutto e per tutto il fiore di camelia. Dong Baek è una ragazza nata durante l’inverno, cresciuta fino a diventare orfana e madre single, ma comunque è sopravvissuta a tutte le sue lotte nella vita. I fiori di camelia rappresentano la comprensione e la pazienza, caratteristiche proprio della protagonista. E’ anche un fiore che ha bisogno di molte cure perché ha una crescita lenta, carattere che si riscontra nella nascita dell’intesa tra Dong Baek e Yong Sik.

In questa sezione vogliamo anche sottolineare le tre lezioni di vita ben evidente in questo drama, queste tre massime che ognuno di noi dovrebbe seguire nella propria esistenza.

– Lezione di vita #1: l’amore aspetta e non dovrebbe essere affrettato
Dongbaek e Yongsik ci hanno dimostrato che se ami veramente qualcuno, sei pronto ad aspettare. Essere in una relazione non vuol dire provare un “amore infuocato”, Dongbaek definisce, giustamente, questo amore come qualcosa che non dura per sempre. Essere in una relazione vuol dire poter essere felici l’uno nelle braccia dell’altro anche nei momenti difficili. Essere in una relazione riguarda la fiducia, il rispetto e l’essere coerenti nel modo in cui mostri l’amore, che non si basa semplicemente sulle “emozioni”.
– Lezione di vita #2: il vero amore significa stare insieme nel bene e nel male
Una delle migliori qualità di Yongsik è apprezzare Dongbaek: è stato in grado di vedere i suoi punti di forza, i tratti positivi, i lati positivi e il meraviglioso “futuro”. Non si lamenta mai e non sfoga mai la sua frustrazione su Dongbaek. Cerca sempre di analizzare le cose e mette le sue scarpe su quelle di Dongbaek. Oltre a questo, Yongsik non incolpa mai Dongbaek per nulla di brutto che accade intorno a loro. Questo non riguarda solo le persone che hanno una relazione romantica, ma anche in famiglia, in amicizia, ed è restare al loro fianco nei loro alti e bassi. La vita non riguarda solo le celebrazioni dopo le vittorie con i nostri cari. La vita è anche offrire le nostre spalle ai nostri cari nei loro brutti giorni; cercando di capire il loro dolore o semplicemente di essere lì per mostrare supporto.
– Lezione di vita #3: sii sempre gentile
Tutti stanno affrontando la loro battaglia. Non è solo una persona ad avere problemi nella vita, non sei solo tu ad avere problemi. Per questo tutti noi dovremmo imparare a essere gentili proprio come Dongbaek. Sa perfettamente quanto sia difficile essere trattata male, ecco perché non cerca mai di fare lo stesso con gli altri. Il mondo non gira solo intorno a noi. Tutti meritano di essere amati, apprezzati e trattati bene. Se non puoi fare queste cose verso gli altri, semplicemente non ferirli.

Conclusione:
Abbiamo detto molte cose su questo drama e ci sentiamo di consigliarlo con tutto il nostro cuore: non aspettatevi amori impossibili, scene strazianti o passioni dirompenti, “When The Camellia Blooms” è un drama immerso nella realtà e davvero ricco di messaggi genuini, veri e che, purtroppo, la vita frenetica e una visione troppo individualista ci fanno troppo spesso dimenticare.

“When The Camellia Blooms”, quindi, è perfetto quando sei stanco, quando la la vita ti ha gettato fango addosso e ha bisogno di guardare qualcosa che ti tiri su, ti faccia rilassare e avere speranza.

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