Vende l'auto per l'MV delle FIFTY FIFTY? Tutte le bugie del CEO
PR | On 10, Mag 2023
Il CEO delle FiftyFifty, Jeon HongJun, ha rivelato a Naver che “ha venduto la sua auto per coprire il costo del loro debutto“, “hanno dovuto registrare nello studio di un conoscente per ridurre i costi” e ha anche detto che Billboard non era nemmeno un pensiero nelle loro menti a tutti e non avevano soldi per il marketing globale.
Tante belle parole per creare una specifica narrazione che, però, fa subito acqua da tutte le parti: se non hai soldi per far nulla, cerchi di ridurre tutto all’asso e il debutto globale non era nemmeno un pensiero possibile, perché hai rilasciato la title-track in coreano e in inglese? (n.b. In un’intervista di qualche giorno fa ha detto di aver sempre avuto intenzione di debuttare subito nel mercato statunitense)
Cerchiamo, però, di conoscere meglio Jeon HongJun.
Come lui stesso scrive su Instagram, è CEO e co-fondatore di Attrakt (la società delle FiftyFifty) ma possiede altre 2 agenzie e lavora per altre 3 grandi aziende.
– E’ il COO e partener della più grande società di investimento in Corea chiamata “Beyond Music”
– È il consulente esecutivo della Warner Music Korea
– Possiede una società specializzata in IP Asset Management e operazioni che ha sedi in diversi paesi come gli Stati Uniti.
– E’ CSO Corporate Executive della “Small Company” in cui sostiene avere celebrità come Song Joon Ki, Park Bo-Gum, Jung So-min.
Certezze su tutte queste attività non le abbiamo e restano solo le loro parole.
Però lui stesso spiega in un’intervista che ha asoltato oltre 300 canzoni prima di scegliere quelle 4 giuste per l’album di debutto del gruppo. Ogni canzone ascoltata si paga e com’è possibile che lo stesso CEO che ha dovuto vendere l’auto, tagliare i pasti e non poteva nemmeno permettersi di prenotare una sessione in studio per registrare il loro album, ha ascoltato oltre 300 canzoni tra cui sceglierne 4?
La cosa interessante è che anche le stesse ragazze hanno rinnegato la provenienza da una ‘povera compagnia’, affermando di avere molti membri dello staff.
Sebbene sia sempre piena di speranza l’idea di un gruppo che nasce dal niente, di un uomo che vive di sogni, spesso e volentieri senza conoscenze e denaro, è davvero difficile sfondare nel Kpop e questo caso ne è (forse) l’ennesima prova.
13 cuori per questo articolo
Lascia un commento