La fine dell’anno è arrivata e la rivista statunitense ‘TIME Magazine’ ha pubblicato un elenco delle migliori canzoni K-Pop del 2020.
È stato uno degli anni più difficili per il mondo, ma uno dei più monumentali per il K-Pop. Queste canzoni e album sono stati scelti per la loro assoluta luminosità nel buio di un anno deprimente.
In nessun ordine particolare, ecco le 10 canzoni che per il TIME hanno definito l’anno di K-pop nel 2020. Confrontatele con la vostra lista!
“Answer” – ATEEZ
E’ una canzone di trionfo e celebrazione. “Answer” arresta gli ascoltatori con una grande esuberanza condivisa dalle migliori tracce del gruppo negli ultimi due anni.
“Nonstop” – Oh My Girl
In un anno in cui molti gruppi femminili K-pop hanno scelto immagini più oscure e sexy, le OH MY GIRL hanno abbracciato un’immagine luminosa e giovanile nel loro banger tropicale “Nonstop”. Il brano trasmette emozioni tipiche di vacanze estive su un’isola: melodie solari e vibranti sostenute da allegre note di synth, voci sognanti e ariose su come nutrire sentimenti per una cotta. Nonostante la sua freschezza, la traccia ha un suono maturo.
“Home;run” – SEVENTEEN
L’accompagnamento orchestrale del brano basato sullo swing è drammatico e appariscente: i ritmi veloci che risuonano di applausi e scatti creano un ritmo groove su una maestosa sezione di ottoni. Un ponte delicato con riff di pianoforte jazzistico conduce al coro finale ad alta energia, non diversamente dagli intermezzi strumentali di un musical. In linea con il tema del Semicolon EP di “prendersi una pausa” perché “c’è un lungo viaggio davanti a te”, “Home; run” invita l’ascoltatore a divertirsi con la musica e unirsi alla festa sul palco, anche se solo nelle nostre menti. Un momento di puro Broadway.
“Maria” – Hwasa
“Maria” di Hwasa lascia un’impressione bruciante. La traccia è elegante e sensuale e trasuda del carisma distinto dell’idol. Le parole nella traccia “Maria”, che Hwasa ha co-scritto, sono lette sia come una voce di diario che come una lettera d’amore a se stessa. L’artista lotta con le critiche del pubblico e l’odio online che riceve, ma canta: “Oh Maria, lo dico per te / Perché ti sforzi così tanto? Sei già bellissima.”
“Dumhdurum” – APink
Le tracce retrò e discoteca di artisti coreani sono state una tendenza importante nel 2020, un esempio è stato “Dynamite” dei BTS. Tra gli esempi meglio riusciti, però, c’è sicuramente “Dumhdurum” di Apink. Il motivo synth nel ritornello, formato da una sequenza di note su cinque tasti, è uno dei riff più memorabili dell’anno.
“Daisy” – PENTAGON
Nel brano rock alternativo, le voci dei membri sono sature di disperazione e disperazione mentre si lamentano di essere stati “bruciati da un falso amore”. La cosa più toccante è il ritornello in cui gli otto membri attivi cantano all’unisono: “Bugia, è tutta una bugia, è una bugia”. Un canto di dolore per la fine di un amore.
“Lovesick Girls” – BLACKPINK
“Lovesick Girls” è la vera gemma dell’album ‘The Album’. La pesante produzione elettronica caratteristica delle BLACKPINK rimane intatta, ma è stata ridotta per accentuare le melodie cantate dai quattro membri. Le loro voci sono sovrapposte alla chitarra acustica per creare un ambiente arioso e dolce, prendendo una svolta più pensierosa e malinconica.
“La Di Da” – EVERGLOW
Pensa a “La Di Da” come la potentissima sigla di un film di supereroi. EVERGLOW accompagna l’ascoltatore in una corsa elettrizzante in questa traccia che spicca tra le canzoni di ispirazione retrò dell’anno per la sua corposa spina dorsale synth e melodie dinamiche. Mentre il ritmo veloce aumenta la tensione della traccia, non puoi fare a meno di tifare per gli artisti mentre proclamano che “non hanno tempo per gli haters”.
“Not Shy” – ITZY
“Not Shy” è la versione 2020 del gruppo con una maggiore rigiocabilità. È davvero una sfida stancarsi delle audaci melodie del sassofono, delle percussioni urgenti e dell’espressione sfacciata del gruppo del proprio nome in tutto il ritornello. “Not Shy” significa dare autorità alla propria voce.
“Kick It” – NCT 127
I rumorosi rumori elettronici nei primi secondi di “Kick It” sono stridenti. Così sono le prime righe della traccia, che non sono né canto né rap. Eppure, la frase “lascia che ti presenti alcune nuove cose” è diventato una delle linee più iconiche del K-pop nel 2020, in gran parte a causa della sua traboccante spavalderia. “Kick It” è potentissima e arriva tutta.
Tra le migliori canzoni nel mondo del 2020, TIME segna anche un gruppo K-pop, “Back Door” degli Stray Kids.
Il pop contemporaneo dalla Corea è quasi impossibile da classificare oggi. “Back Door” degli Stray Kid, è un ottimo esempio: non c’è un solo stile musicale che non coopti in modo esuberante, in un Frankenstein artistico che è tanto orecchiabile quanto complesso. Ci sono clacson drammatici, pause R&B sinuose, intermezzi jazz, un ritornello trap, ritmi elettronici che farebbero arrabbiare le folle dei festival e altri che si trovano più facilmente nei club underground. È difficile non rimanere estasiati dall’assoluta spavalderia della canzone, sia nella sua produzione a più strati che nell’energia ottusa degli otto artisti. Gli Stray Kids, che hanno debuttato solo tre anni fa, sono l’ultimo atto destinato a esplodere in un’industria pop sempre più globalizzata e in movimento, una di cui la Corea del Sud in particolare è stata pioniera.
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