Soli in un mondo iperconnesso: quanto merita il drama sci-fi 'My Holo Love'?
PR | On 01, Mag 2021
Prendete un mondo in cui l’intelligenza artificiale (AI) è così avanzata che hanno imparato a sviluppare emozioni e creare la propria identità, spruzzate su della solitudine e poi conditelo con molto amore: ecco ‘My Holo Love’.
“My Holo Love” è un drama caldo e confortevole che esplora diverse forme di amore ma, soprattutto, di solitudine. Il prodotto non è privo di difetti ed è specifico per un certo pubblico: se adorate una storia d’amore leggera con atmosfere sci-fi o AI, siete disposti a concedervi alcuni momenti di sospensione dell’incredulità o assenza di logica, e adorate una delle malattie più abusate dei K-drama, la prosopoagnosia, ‘My Holo Love’ fa per voi. Sono solo 12 episodi e lo trovate al completo e sottotitolato su Netflix.
Di cosa parla questo drama?
“My Holo Love” racconta la storia di Han So-yeon (Go Sung-hee) che soffre di cecità facciale (prosopoagnosia) e, a causa di ciò, vive una vita solitaria. Le cose cambiano quando, per caso, troverà degli occhiali tecnologici che le farà incontrare con “Holo”, un programma di intelligenza artificiale creato per fare compagnia alle persone nella loro vita quotidiana, progettato da Go Nan-do (Yoon Hyun-min) a sua immagine e somiglianza. La vita di So-yeon cambia quando l’ologramma Holo entra nella sua vita, man mano che i due si legano e imparano di più l’uno dell’altro, i loro sentimenti crescono: è possibile l’amore tra un AI e un essere umano?
Piccole cose bellissime:
Uno dei punti di forza di ‘My Holo Love’ è il suo tono disinvolto: il primo episodio è un po’ troppo lungo, con i suoi 57 minuti, e un po’ troppo lento (non è stata una scelta saggia iniziare con un episodio così pesante), ma poi si muove rapidamente nel corso delle altre puntate e coinvolge sempre di più. Il drama nella prima metà, quando si conoscono protagonista e ologramma, è molto più leggero rispetto alla seconda, quando misteri e spionaggi industriali diventano al centro della storia, ma continua comunque con il suo tono disinvolto, senza diventare mai un drammone.
Nonostante il tono leggero, il drama è un prodotto che esalta il concetto di vita, di rapporti, di amore, mettendo in luce ciò che la rivoluzione digitale porta irrimediabilmente con sé: una solitudine straziante e relazioni mancate o fittizie. I ragionamenti e le riflessioni che indirettamente questo drama genera sono davvero molto interessanti e vale la pena guardarlo anche solo per pensare a certe realtà che non sono poi così lontane. Inutile illudersi.
L’OST è davvero molto bella e accompagna in modo sublime questo drama. ‘My Holo Love’ ha una sequenza nella colonna sonora di brani ufficiali in inglese e coreano molto distinguibili, da non perdere. Composta da Ji Pyeong Kwon, il drama vanta colonne sonore eccellenti con canzoni molto buone che si adattano al genere dello spettacolo. “Love Again” di Klazy è una delle proposte più accattivanti.
Cosa affronta il drama?
‘My Holo Love’ parla di amore, sì, ma è soprattutto un’esplorazione della solitudine. I personaggi del drama sono tutti individui solitari con le loro battaglie nella vita, sono persone sole in un mondo iperconnesso. E’ l’incontro di un uomo solo e una donna sola che intraprendono un viaggio di crescita e si rendono conto che meritano di essere amati. E’ un viaggio mentre acquistano fiducia in loro stessi, aprendosi alle relazioni, all’amicizia e all’amore.
La storia, quindi, riguarda più le persone e il ruolo che la tecnologia può svolgere nelle vite di coloro che sono soli: non è un caso che ‘Holo’ in coreano sia simile alla parola ‘solo’, appunto. Oltre a portare comodità nelle nostre vite, cos’altro può portare la tecnologia? Alexa può essere nostra amica? Parlare con Siri e farle domande può essere e/o sarà tanto diverso dal comunicare con il nostro ‘Holo’?
‘My Holo Love’ parla di connettere le persone, sia attraverso l’aiuto della tecnologia che tramite interazioni personali, sottolineando che l’esistenza degli esseri umani ha un solo scopo: interagire e connetterci gli uni con gli altri perché è così che siamo ‘cablati’. Sostiene che l’amore è una forza ed un elemento più grandi di ogni altra cosa al mondo, perché l’amore non è creato artificialmente ma si trova dentro ed è innato nell’essere umano. ‘My Holo Love’ implica che nessuno è invalido o impossibilitato ad amore. Ingegnosamente, invoca che bisogna lavorare per raggiungere la propria felicità, ricerca che dovrebbe essere la priorità, insieme al desiderio di fare del bene agli altri e di lasciarsi alle spalle l’egoismo, l’avidità e le emozioni umane distruttive.
In questo mondo tecnologicamente avanzato, l’unica cosa importante è amare ed essere amati.
Questa storia parla anche di autorealizzazione, altro tema strettamente collegato al precedente. Nella storia i due protagonisti, appunto, fanno un percorso insieme e mentre si amano e capiscono di non essere più soli, crescono e migliorano, accettandosi per come sono. Con l’aiuto di Holo e Nan-Do, vediamo la nostra eroina evolversi in una donna sicura di sé che impara a convivere con i suoi difetti. Allo stesso modo, Nan-do, che aveva trascorso la maggior parte della sua vita come un fantasma ossessionato dalla sua creazione tecnologica, grazie a So-Yeon genera un nuovo significato alla sua esistenza.
Anche se, ripetiamo, gli sceneggiatori/produttori hanno scelto di non trattare molti problemi (evidenti) nel drama, ma le implicazioni tecnologiche sono indirettamente parte degli argomenti affrontati nel corso della narrazione. Vediamo la tecnologia aiutare persone con disabilità, vediamo la tecnologia aiutare a ritrovare se stessi, vediamo la tecnologia aiutare a sentirsi meno soli, tutte cose che nell’ultimo anno abbiamo affrontato sulla nostra pelle, chiusi in casa a causa della pandemia globale di COVID-19, lontani da tutti, lontananza alleviata dal digitale e i modi di contatti online.
Il realismo di My Holo Love attanaglia la nostra coscienza nella consapevolezza che la nostra tecnologia, in continua evoluzione, e il mondo solitario e opprimente ci faranno arrivare, molto più rapidamente di quanto pensiamo, a quella situazione descritta nel drama. Con i creatori di app che cercano costantemente di rilasciare la prossima migliore app per appuntamenti o trovare l’amore, sarà solo una questione di tempo prima di un’intelligenza artificiale cercherà virtualmente di riempire il vuoto della solitudine, muovendosi nell’insicurezza che ci costringe a credere di aver bisogno necessariamente di qualcuno.
Punti di forza:
Una cosa molto ben definita sono i personaggi e il loro rapporto. Per quanto possano rientrare in diversi stereotipi, il modo in cui vengono di fatto costruiti è molto più profondo di quello che può sembrare e leggermente diverso dal solito.
Yoon Hyun Min nel doppio ruolo di Nan Do e Holo fa un lavoro sublime: riesce a dare un diverso colore ai due personaggi rendendo chiaro, a primo sguardo, chi si ha davanti. E’ riuscito a interpretare i ruoli con colori o sfumature in mezzo, rendendoli più interessanti o sfaccettati.
Allo stesso modo anche Go Sung Hee è molto onesta e credibile nel suo ruolo di So Yeon. Il suo personaggio è davvero bello: nonostante sia l’ennesima persona affetta di prosopoagnosia in un drama, So Yeon lo affronta con una leggerezza unica, non ne fa un grosso problema e fa del suo meglio per arrangiarsi e andare avanti, anche se le sue condizioni le hanno impedito di riconoscere i colleghi e quindi l’hanno allontanata e costretta alla solitudine. Nonostante tutto, So Yeon non si tratta e non viene trattata come una persona con un handicap, ma si sforza di fare il meglio che può con quello che ha.
Un’altra cosa che ho apprezzato tantissimo è il rapporto tra So Yeon con Holo, molto più profondo di quello tra So Yeon e Nan Do che, invece, è stato affrettato e quasi ‘obbligato’ dal copione. So Yeon e Holo nei corso dei primi episodi si conoscono, si avvicinano e creano un legame rendono il loro rapporto molto vero e sincero. Holo è sempre d’aiuto e di supporto per So Yeon, finendo per amarla, così come So Yeon si affeziona molto a lui e non vuole perderlo, considerandolo il suo primo vero amico.
Punti di debolezza:
Lo dicono tutti e lo diciamo anche noi: ‘My Holo Love’ è abbastanza prevedibile, quindi potreste capire tutto, anche il finale, già al secondo episodio. Il drama, poi, per essere goduto a pieno, deve essere visto con grande sospensione dell’incredulità, accettando, senza porsi domande o dubbi, tutta la componente IA e i relativi problemi. Infatti, in modo totalmente assurdo, spesso problemi informatici e tecnici vengono spiegati in termini emotivi e questo è davvero un po’ strano.
A volte i collegamenti logici sono deboli o inesistenti, quindi per apprezzare al meglio il drama bisogna evitare di voler usare la logica, di voler capire tutto. Il drama non vuole essere un concentrato di scienza, ma qualcosa per divertirsi e rilassarsi, e va affrontato così.
Il drama sceglie volutamente di non entrare in tutte le implicazioni che un AI e un ologramma con proprie emozioni e caratteristiche porta con sé: Holo vede sempre tutto di So Yeon? Come fa Holo a sapere sempre dove si trova So Yeon? (perché sì, dimostra più volte di sapere esattamente dove si trovi sempre) E la privacy con il sistema Holo, quindi, è totalmente compromessa? Holo vede e registra anche momenti di nudità? Quali sono le capacità romantiche di Holo? Le domande possono essere milioni e il drama non le affronta affatto, ed è una scelta ovvia per semplificarsi la narrativa, ma che avrebbero dato molta più profondità al prodotto.
Comunque, bisogna sottolinearlo, My Holo Love si assicura di mostrare che se la tecnologia AI viene abusata o cade nelle mani di chi ha cattive intenzioni, qualsiasi Intelligenza Artificiale può diventare pericoloso e dannoso, anche uno bello e innocente come Holo.
Conclusione:
‘My Holo Love’ è pieno di cliché e situazioni tipiche dei K-drama, ma è qualcosa che si può superare molto facilmente, anche se si percepisce che il drama ne avrebbe potuto are a meno.
Eppure con una trama dalle implicazione sci-fi e una forte componente romantica, il drama trasmette chiaramente il messaggio che possiamo superare le più difficile prove della vita con amore e compassione: in questo modo si vince e, alla fine, si guarisce. Se state solo cercando qualcosa di divertente e leggero, ‘My Holo Love’ merita il vostro tempo.
3 cuori per questo articolo
Lascia un commento