Il rapper San E non sembra voler lasciarsi alle spalle la polemiche su “Femminist”, la sua traccia con cui è stato definito maschilista e attaccato da tutti i fronti: durante il concerto della sua agenzia, “Brand New Year 2018”, San E verso la fine del concerto ha ricevuto fischi dal pubblico.
Il rapper ha attaccato il pubblico, già molto ostile, dicendo che i movimenti femministi come Womad e Megal sono veleno, non femministe: “Siete tutti mentalmente malati. Jerry.K (lo ha attaccato con un altro brano rap), tu sei il ragazzo idiota delle Womad. 6,9 cm è il tuo ca**o. Non penso che ci sia bisogno di rispetto se non mi rispettate voi. Tutti hanno pagato per essere qui, ma non entri in un ristorante per causare una rivolta. Spero che tutti voi possiate creare una cultura di fan in cui non abusate del vostro potere. Io sostengo le donne sensate. Womad e Megal sono il male della società.” A causa dello sfogo di San E il concerto è stato interrotto e il CEO delle Brand New Music, Rhymer, si è scusato al posto di San E.
San E ha poi rilasciato una nuova traccia attraverso Instagram e YouTube, “Oong Ang Oong” dove continua a criticare “Womad” e “Megal”, comunità femministe radicali ed estremiste. Le descrive come “il male della società” e “malati di mente”.
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Womad e Megalia non c'entrano proprio niente con il femminismo, sono movimenti pieni di misandria, omofobobia e stransofobia. Il loro sito di Womad è stato chiuso perché era pieno di minacce e insulti verso gli uomini, in particolare i trans e gli omosessuali, inoltre si divertivano a condividere video di uomini che venivano violentati. Tali movimenti danneggiano tutta lo società, sia gli uomini e sia le donne. Questi movimenti autodefinendosi femministi mettono in cattiva luce anche i veri movimenti femministi che combattono per una società più giusta per tutti