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Perché i media stranieri si concentrano sempre sull'aspetto 'oscuro' del training nel Kpop?

Perché i media stranieri si concentrano sempre sull’aspetto ‘oscuro’ del training nel Kpop?

| On 18, Dic 2020

Come già affrontato in un precedente articolo, i media stranieri sembrano avere sempre l’intenzione di proporre una narrazione oscura, sporca e spaventosa del K-pop: digitare ‘Dark side of Kpop’ su un motore di ricerca genera pagine pagine di articoli di testate internazionali che descrivono tutto lo sporco dietro la finta facciata perfetta del K-pop.

‘Il lato oscuro del K-pop’, ossia la visione orribile puntualmente proposta dai media: perché?

Nello specifico, l’ultimo documentario delle BLACKPINk su Netflix ha portato di nuovo l’argomento al centro di discussioni, soprattutto per il periodo di training che le ragazze hanno affrontato e descritto dettagliatamente.

Il documentario è stato definito “una versione glamour della loro brutale formazione”, un periodo da trainee definito orribile e inumano da molti spettatori.

Eppure molti lavori e attività, in ogni parte del mondo, prevedono un periodo di formazione molto duro e rigido, soprattutto per coloro che praticano sport o arte allenamenti, attenzione per la dieta, studio costante sono alla base di un successo. E’ raro vedere un genio dello sport essere arrivato lì senza sacrifici, senza duro lavoro e lacrime amare: nessuno di loro è stato costretto, lo hanno fatto volontariamente per raggiungere quell’obiettivo. Perché consideriamo un Cristiano Ronaldo, da sempre attento alla dieta e all’allenamento un esempio da seguire, mentre le BLACKPINK come delle persone maltrattate?

Perché per la narrativa occidentale la YG starebbe guadagnando miliardi con le Blackpink descritte come schiavi senza voce in capitolo che lavorano gratuitamente? Gli attuali contratti sono diversi nel K-pop da quelli precedenti e basta vedere gli account delle Black Pink per rendersi conto che le ragazza stanno guadagnando molti soldi e possono permettersi auto di lusso, abiti ricercati e interi edifici.

L’idea di avere tutto senza il minimo sforzo un po’ figlia del nostro tempo: ora si ha la percezione che basta aprire un canale Youtube o un account su TikTok per diventare milionari, illusione che si scontra con un immaginario coreano dove nulla ti viene regalato e devi lavorare sodo per i tuoi obiettivi. Le BLACKPINK hanno lavorato duramente e loro stanno ricevendo i guadagni del loro duro lavoro, ossia quello che succede sempre nella vita di qualsiasi essere umano.

E’ vero che molti gruppi K-pop non riescono a sfondare e guadagnare, ma il fallimento è parte integrante della vita umana e, purtroppo, capita a tantissimi gruppi occidentali, così come a moltissime persone costrette a lavori che non amano, a incarichi degradanti o lavori non adatti agli studi fatti.

Questa è la scomoda verità. Non esistono favole in cui una persona ha tutto senza far nulla e coloro che propongono queste realtà, stanno solo trasformando un pezzo di cioccolato amaro in una dolce caramella.

Il successo in qualsiasi campo, soprattutto quando diventa a lungo termine, richiede tanto impegno, sacrificio e perdite.

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