PR | On 27, Feb 2021

In un tardo pomeriggio di novembre del 2020, i BTS sono stati nominati per un Grammy per la ‘migliore performance di gruppo/duo pop’. E’ stata la prima volta che i Grammy, il più grande spettacolo di premi musicali degli Stati Uniti, hanno ufficialmente riconosciuto la musica dei BTS. Questa nomination arriva dopo diversi anni di proposte e l’invito dello scorso anno in un’esibizione che aveva il sapore di un contentino per attirare spettatori.

A prescindere dalle considerazioni passate o dall’opinione che si hanno dei Grammy (e tutto il marcio che c’è dietro), questa nomina è davvero qualcosa di epocale, di importante, di incredibile, qualcosa che avrà un grande impatto sui BTS e sul K-pop in generale.

Uno dei motivi per cui la nomination dei BTS ai Grammy dei BTS è importante è perché è importante per i BTS stessi. La gioia senza filtri che si vede nel loro video di reazione alla nomination è davvero commovente. Gioia già immaginabile dai fan dopo che per molto tempo i BTS hanno detto che i Grammy era uno dei principali obiettivi del gruppo.

I BTS hanno fatto molti sacrifici per arrivare lì, sono partiti da una piccolissima agenzia, hanno lavorato duramente e hanno fatto crescere la loro musica con l’obiettivo di arrivare su quel palco. I primi singoli dallo stile pop-heavy dal testo forte e diretto, hanno lasciato posto a brani strumentali particolari, fino a pezzi più pop e coivolgenti come “Dynamite”.

“Dynamite” è un brano che si allontana dalla storia dei BTS, è per la prima volta in inglese e ha un testo molto basico e leggero, come tutto lo stile della canzone. E’ un brano per divertirsi a cui nessun membro dei BTS ha preso parte alla creazione ed è stata creata proprio per entrare nel mercato statunitense, per favorire il riconoscimento internazionale e la conquista di un nuovo mercato. Se si confronta con la profonda ‘Life Goes On’, “Dynamite” sembra quasi compromesso artistico temporaneo che ha portato a un riconoscimento senza precedenti per il successivo lavoro dei BTS.

La nomination ai Grammy è importantissima perché riconosce il potere commerciale e l’impatto del K-pop, con i BTS a guidare la carica. Questa crescita avviene da anni, ma per la prima volta la Recording Academy è stata costretta a riconoscerla ufficialmente.

La nomination in sé è significativa, ma ciò che lo porterebbe davvero oltre il limite è la vittoria dei BTS, una vittoria che sarebbe simbolica e di enormi proporzioni, per i BTS, il K-pop e l’intera ondata Hallyu. Probabilmente provocherebbe un’euforia corrispondente, se non addirittura superiore, alla gioia che ha portato l’Oscar del film coreano ‘Parasite’.

Una vittoria ai Grammy indicherebbe che l’industria musicale americana non sta solo permettendo a malincuore ai BTS di entrare, ma li accoglie a braccia aperte. E’ difficile capire cosa accadrà ma la Recording Academy ha molti motivi per premiare i BTS e, quindi, non è qualcosa da escludere a priori.

I risultati li sapremo, ovviamente, il 14 marzo nella 63° edizione dei Grammy Awards.

A prescindere dal risultato, però, i Grammy sono solo uno degli strumenti nella cassetta degli attrezzi per il riconoscimento musicale globale, e per di più uno strumento sempre più obsoleto, è qualcosa, quindi, di cui il K-pop non ha bisogno e di cui, sicuramente, i BTS possono fare a meno.

Con o senza il timbro di approvazione dei Grammy, i BTS e molti altri gruppi K-pop stanno accelerando verso la popolarità mondiale.

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