PR | On 11, Mar 2017

Risale a dicembre il disegno di legge che ha messo sotto accusa e sospeso dall’incarico la Presidente Park Geun Hye e oggi l’impeachment (messa in stato d’accusa, ossia l’istituto giuridico per rinviare a giudizio cariche politiche accusate di illeciti nell’esercizio delle loro funzioni) si è trasformato in realtà: è ufficialmente finito il governo della presidente.

Dopo lo scandalo che ha coinvolto la presidente Park Geun Hye nell’autunno del 2016, accusata di far parte di una setta religiosa che ha influenzato le sue scelte politiche e si è appropriata di circa 70 milioni di dollari, moltissimi coreani hanno chiesto a gran voce le sue dimissioni con proteste che hanno coinvolto fino a un milione di persone e il gradimento per la presidente sceso ai minimi storici.

Dopo mesi di proteste e scontri politici e fisici, l’impeachment con voto unanime ha destituito Park Geun Hye dal suo incarico di Presidente della Corea del Sud. Il paese deve eleggere il nuovo presidente entro 60 giorni e, nel frattempo, Hwang Kyo Ahn governerà. Adesso l’ex presidente dovrà anche rispondere penalmente e giuridicamente alle accuse formali di corruzione, estorsione, abuso di potere, rivelazione di segreti d’ufficio e fuga dalle responsabilità nel maxi-processo atteso prossimamente in Corea del Sud.

La Corea del Sud si è, di nuovo, divisa tra i tanti felici di questa notizia, come anche molte celebrità come Yoo Ah In e Lee Ki Woo, e i sostenitori di Park Geun Hye che sono scesi in piazza e hanno iniziato scontri con la polizia in cui ci sono stati anche tre morti.

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