Nella caccia agli idol nei club di Itaewon durante il COVID19 viene coinvolto anche Jungkook dei BTS?
PR | On 15, Mag 2020
La Corea del Sud, dopo settimane di ottimo contenimento del COVID-19, nell’ultima settimana ha registrato un aumento esponenziale di contagiati. E’ stato riportato che un individuo di sesso maschile risultato positivo al coronavirus ha frequentato in pochi giorni ben 5 diversi club a Itaewon, facendo diffondere il virus tra i clienti di questi locali.
Da allora è iniziata una vera e propria caccia alla streghe dei frequentatori di questi club e molti articoli parlando di idol, gruppi famosi, celebrità che hanno frequentato questi posti, portando i netizen ad attaccare e criticare, ciclicamente, l’idol additato.
Tra i presunti frequentatori di questi club, un articolo ha parlato anche dei BTS e, precisamente, di Jungkook. Dato che l’articolo originario, basato su un commento di un netizen, non ha fornito nomi come BTS, Big Hit o Jungkook, ma ha solo insinuato che fossero questi i soggetti coinvolti (il solito sistma di -Idol ‘A’ famosissimo a livello mondiale di oltre 20 anni-), l’agenzia ha risposto che era “Incapace di confermare” generando una forte rabbia nelle ARMY che hanno definito da irresponsabile una gestion del genere dei propri artisti.
Mentre sempre più persone si convincevano che Jungkook avesse frequentato locali a Itaewon in piena emergenza mondiale per COVID-19 in modo irresponsabile, si è scoperto che era tutta una bugia: il netizen che ha diffuso queste voci, ha confessato che era una menzogna e che la foto allegata alla sua prima dichiarazione non c’entra nulla con Jungkook.
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