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Le peggiori compagnie Kpop: il caso NH Media

Quali sono le peggiori compagnie di intrattenimento del K-pop? Che cosa si intende per ‘peggiori’? E c’è davvero qualcuno che si salva?

E’ difficile parlare in modo oggetto di migliore e peggiore, ma questa serie di articoli sulle varie compagnie d’intrattenimento coreane vogliono mostrare il lato più brutto dietro i magnifici e brillanti set del Kpop o stage degli idol.

Parleremo di diverse compagnie d’intrattenimento coreane analizzando i loro lati peggiori, alcuni volte in termini di trattamento dei trainee e degli idol, altre volte in presenza di cause legali e controversie, ma anche una pessima gestione degli artisti e del loro lavoro o la mancanza di uguaglianza all’interno di un gruppo.

In questo articolo analizzeremo le criticità della NH Media.

La storia della NH Media ha tutto: gente maltrattata, gestione pessima, grafici di merda, tentativo di vendere il DNA dei propri artisti per pagare un comeback, carriere decollate che sono state lasciate precipitare e tante altre cose da leggere per arrabbiarsi profondamente. Perché gli U-Kiss erano fighissimi e le loro canzoni sono anche oggi una bomba e io certe cose alla NH Media non le perdonerò mai. MAI.

La NH Media è un’agenzia di intrattenimento sudcoreana fondata nel 1998 da Kim Nam-hee ed è sopravvissuta fino a maggio 2016 quando la Signal Entertainment Group ha acquisito il 50% della società. Tra gli artisti che hanno gestito, in totale 11 (solisti/attori e gruppi), ci sono i famosi U-KISS e le Laboum, su cui ci concentreremo.

Gli U-Kiss si sono formati nel 2008 e sono ufficialmente (e parzialmente) ancora attivi: dal loro debutto, gli U-KISS hanno pubblicato tre album completi, dodici mini-album/EP, un mini-album speciale (creato per i loro fan), ben 35 singoli, ma hanno avuto un enorme successo anche in Giappone con sette album integrali giapponesi, una compilation giapponese e cinque mini-album/EP giapponesi. Il gruppo e i singoli membri hanno anche partecipato a vari musical, programmi radiofonici, programmi web, serie TV e film.

Oltre a conquistare più e più volte le classifiche Billboard tra il 2012 e il 2016, hanno avuto tantissimi primati: nel 2012 sono stati stato il primo gruppo K-pop a tenere un fan meeting in Cambogia, anche il primo gruppo asiatico ad esibirsi al concerto “Los 40 Principales” in Colombia e in Giappone hanno concluso il tour con il Japan Live In Budokan, dove ha attirato un pubblico di 10.000 spettatori, il più grande fino ad oggi; nel 2013, gli U-KISS sono il secondo artista coreano a tenere un concerto da solista in Messico e anche uno dei primi gruppi K-pop a pubblicare album originali in giapponese; in Giappone, si sono classificati al primo posto nella classifica degli album di Oricon con Action nel 2015.

Dal 2009 al 2014 sono stati protagonisti di 9 reality/webseries, dal 2010 al 2018 ben 11 tour di concerti (alcuni esempi importanti: tour 2012 con 17 tappe tutte esaurite; nel 2013 hanno tenuto un tour in America Latina, sempre tutto esaurito; nel 2014 un tour in Nord America con biglietti finiti in 8 minuti; nel tour giapponese del 2014 il tour giapponese in 12 città ha attirato 120.000 persone; nel 2014 arrivano in Europa con 3 tappe).

Gli U-KISS andavano alla grande ma, come si può notare, soprattutto fuori dalla Corea del Sud: il gruppo aveva tanto successo fuori quanto poca attenzione nel proprio paese. I primi due anni avevano creato un fanbase coreano interessante ma il successo all’estero ha fatto prendere decisioni strane all’agenzia. Dal 2009 al 2011 (il successo lo hanno avuto proprio nel 2009 con ‘Man Man Ha Ni’) erano soliti rilasciare 3/4 singoli all’anno, nel 2012 arrivano addirittura a 5 comeback, proprio in quell’anno la loro popolarità esplode in Giappone e all’estero e il gruppo sembra quasi abbandonare la patria dove inizieranno a tornare con un singolo all’anno fino al 2017. In Giappone, invece, dopo 4 singoli nel 2012, continueranno con una media di 2/3 singolo all’anno, fino al 2017 e 2018 con 1 singolo all’anno.

Oltre a comeback sempre più lontani, i concept particolari e unici dei primi anni, diventano sempre meno memorabili e si uniscono a una formazione oscillante e basata sul concetto di ‘diploma’ che vedeva membri entrare e uscire rapidamente dal gruppo. All’inizio erano 6, poi (2011) buttano fuori Kibum e Alexander e aggiungono AJ e Hoon, poi AJ se ne va per studiare, Dongho se ne va per motivi di salute (2013), aggiungono Jun (2013) e Kevin inizia una causa per andare via (2016) e, infine, tra il 2021 e il 2022 sono andati via anche gli ultimi 4 rimasti.

La storia degli Ukiss è contornata da eventi spiacevoli e cose assurde:
– persone cacciate via ingiustamente perché il membro meno popolare (Alexander) > QUI
– membri che affermano di essere stati ostacolati dai suoi ex-compagni (AJ) > QUI
– membri che si ritrovano con un’ustione di secondo grado durante le riprese dell’MV (Kevin) > QUI
– ultimi anni passati praticamente senza soldi, obbligandoli a fare i fattorini (Eli) > QUI

La storia più assurda sul gruppo, però, è di fine 2013 ed è una raccolta fondi creata dall’agenzia per finanziare il successivo comeback. Il concetto è il solito: scegli i premi, paghi e ricevi quello che compri, condividi e aiuta il tuo gruppo preferito per il loro comeback! Com’era organizzato questo crowfinding:
– Minimo 1000 sostenitori (Spoiler: non li raggiungono e chiudono tutto rimborsando gli sciocchi che avevano pagato);
– Non c’era un livello base da pochi euro;
– Il primo livello prevedeva subito l’acquisto di album autografato a 70 euro (escluse spedizioni);
– Il secondo livello per 120 euro c’era un “accessorio DNA” o, come spiega per farsi capire meglio l’agenzia, un accessorio (es. collana, anello, ecc.) che contiene il ​​DNA degli U-KISS.

In pratica tra il 2012 e il 2013 le cose precipitano alla NH Media e sembra che i soldi siano sempre meno, nonostante gli U-Kiss stiano ancora lavorando da matti tra Corea del Sud, Giappone e il mondo. Nel 2015 l’agenzia viene citata in giudizio per 100.000 won, hanno visto progetti fallire e hanno perso tanti soldi in idee stupide. Dal 2015 in poi si vedono gli UKiss esibirsi sempre con gli stessi vestiti, immagini post di promozione hanno delle grafiche orrende, merchandising sempre più costoso e di scarsa qualità (tra cui anche il dispenser dell’acqua alto un metro tutto rosa).

Le LABOUM, invece, nascono nel 2014 con una joint venture tra NH Media e Nega Network, insieme come Global H. Quindi il gruppo debutta nel periodo in cui la NH Media già inizia ad avere seri problemi, finanziari ma anche mentali. L’inizio vuole essere col botto e il singolo “Pit-A-Pat” viene scritto da Seo Ji-eum (che ha scritto successi oer f(x) e SNSD).

Le LABOUM ci provano tanto e tra il debutto e il 2018 pubblicano 2 EP, 7 single album per un totale di 11 comeback e, anche se il media vendono 2.000/2.500 CD, tra questi spicca il successo unico di ‘Miss This Kiss’ di aprile 2017 che fa il botto e vende oltre 30.000 album. Proprio questo numero altissimo, porterà tantissime accuse di sajaegi (quando l’agenzia compra da sola il proprio CD solo per far alzare le vendite e vincere i premi / attirare attenzione – una pratica molto infima per un’agenzia) e una forte critica al gruppo, con messaggi di odio relativi, soprattutto dopo che vincono il primo show musicale battendo IU (la vittoria era dovuta proprio ai punti per la vendita degli album fisici).

Queste accuse di sajaegi sono vere? ‘Miss This Kiss’ fu finanziato dalla raccolta fondi Makestar (la seconda dopo Fresh Adventure – 300%) raccogliendo 800% quanto ipotizzato dall’agenzia, in totale 70.000 copie. C’era molti set costosi, che prevedevano videochiamate, bere un thé con il gruppo o un fanmeeting con pochissimi persone, ma possiamo ipotizzare a grandi linee che solo col progetto 1.500 album sono stati venduti.
Anche a distanza di anni, le vendite digitali della title-track ‘HwiHwi’ non sono in linea con il boom delle vendite fisiche di ‘Miss This Kiss’ e quei 30.000 CD venduti restano molto sospetti, anche se togliamo quanto raccolto da Makestar non ci siamo coi numeri.

A settembre 2017, Yulhee ammette di frequentare Min Hwan dei FTIsland, a novembre 2017 lascia all’improvviso il gruppo, si sposerà a ottobre 2018 dopo aver partorito a maggio 2018. In pratica ha lasciato il gruppo e l’agenzia dopo aver scoperto di essere incinta. Tutto questo periodo non fu facile e le LABOUM hanno subito le conseguenze di molte voci: sebbene vi fossero rumor sul fatto che Yulhee avesse lasciato il gruppo perché incinta, ufficialmente la versione era che non voleva più lavorare nel mondo dell’intrattenimento… per poi confermare qualche mese dopo che era incinta davvero. La situazione già precaria delle LABOUM, qualche mese prima super criticate per ‘Miss This Kiss’, peggiora dopo lo scandalo amoroso della maknae Yulhee (che era anche una delle più amate del gruppo e quella che attirava l’attenzione sia nei varietà che online). Tutta questa problematica ha, di fatto, mandato il gruppo in una pausa per quasi un anno intero.

Dal 2019 al 2022, il gruppo pubblica 2 album completi (uno in Giappone e uno in Corea – entrambi sui 2.000 album venduti) e 1 EP (6.000 CD venduti), per un totale di 6 canzoni estratte. Anche in questo periodo abbiamo un album ‘Firework’ finanziato da Makestar, 540% dell’obiettivo. Di fatto dal 2020 il gruppo ha fatto poco, prima di lasciare la storica agenzia ed entrare nella Interpark Music Plus, dove pubblicheranno un nuovo album.

Le LABOUM sono sopravvissute in questi anni, con vendite così scarse, perché tra i gruppi più amati dai soldati coreani e spessissimo si esibivano in festival per loro. Hanno sempre faticato nel mercato, soprattutto per sfortuna dato che le canzoni erano sempre belle e molto orecchiabili, oltre che per una gestione davvero discutibile e che con pratica illegali le ha affossate, invece di aiutarle.

Un caso particolare è sicuramente “Journey to Atlantis” che dimostra la qualità delle loro canzoni e la sfiga che il gruppo si porta dietro: fin da 2016 ogni anno a primavera “Journey to Atlantis” sale in classifica nella TOP100, perché considerata una canzone vitale (ce ne sono diverse in corea che risalgono in determinati periodi) e nel 2021 la canzone è salita un bel po’, diventando un caso interessante. Invece che fermarsi alla solita TOP100 o TOP50, nel 2021 è salita fino alla TOP10 con tantissimo hype sul gruppo e una popolarità che le ragazze non avevano mai avuto, se non con scandali.

Anche qui l’agenzia non ha saputo sfruttare affatto questo treno: la canzone ha iniziato a salire le classifiche a inizio 2021, per raggiungere un primo picco a marzo e un secondo a maggio. L’agenzia ha iniziato a fare qualcosa (mandarle a qualche show musicale) solo a giugno, perdendo 6 mesi inutilmente. E, dopo questo, non hanno dato loro nessun comeback per i successivi 5 mesi, lasciando passare inutilmente un anno dall’inizio del fenomeno.

A distanza di un anno, questo successo nel 2021 di “Journey to Atlantis” non ha dato loro una popolarità incredibile (non sono diventate le Brave Girls 2.0), ma ha permesso loro di trovare un’altra agenzia con cui firmare, di fare un comeback e stabilire il loro secondo miglior risultato in vendite fisiche con ‘Blossom’ che raggiunge le 6.000 copie.

Cosa ne pensate di questa storia? Dove ha sbagliato questa agenzia?

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