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Le peggiori compagnie Kpop: il caso Addiction Entertainment

Quali sono le peggiori compagnie di intrattenimento del K-pop? Che cosa si intende per ‘peggiori’? E c’è davvero qualcuno che si salva?

E’ difficile parlare in modo oggetto di migliore e peggiore, ma questa serie di articoli sulle varie compagnie d’intrattenimento coreane vogliono mostrare il lato più brutto dietro i magnifici e brillanti set del Kpop o stage degli idol.

Parleremo di diverse compagnie d’intrattenimento coreane analizzando i loro lati peggiori, alcuni volte in termini di trattamento dei trainee e degli idol, altre volte in presenza di cause legali e controversie, ma anche una pessima gestione degli artisti e del loro lavoro o la mancanza di uguaglianza all’interno di un gruppo.

In questo articolo analizzeremo le criticità della Addiction Entertainment.

Prendete delle giovani ragazze con un sogno e fatele affrontare traumatiche esperienze nella mani di adulti con potere che in modo che siano obbligate, aggredite, molestate e sfruttate per guadagnare denaro e avrete un buon riassunto della Addiction Entertainment e di quello che le Yellow Bee hanno dovuto sopportare.

Le Yellow Bee sono state il primo gruppo con 5 membri della Addiction Entertainment e hanno debuttato a fine 2017 con il singolo “Hiccup”, per poi sciogliersi a metà luglio del 2020. In meno di 3 anni di attività, il gruppo ha perso quasi tutti i membri originari, aggiungendone altri 5, per poi concludere il tutto con una controversia dai toni agghiaccianti.

Il loro debutto non era piaciuto molto: video di scarsa qualità, audio non ottimale, voci troppo distorte, non avevano convinto il pubblico. Con il secondo comeback hanno iniziato a esibirsi di più, in diversi show musicali ed eventi in giro per la Corea del Sud. Nel 2019, un anno e 8 mesi dopo il debutto, il gruppo cambia totalmente la formazione e tornano poco dopo con ‘DVD’ e questo ritorno non va male e il gruppo promuove sia in Corea che in Giappone.

Con il COVID19 vanno in pausa e poi a giugno 2020 l’agenzia annuncia il loro scioglimento a causa dello “stile di vita da prostituta” (n.b. il termine usato dall’agenzia in realtà è la versione più volgare della parola da noi utilizzata) di una delle ragazze delle Yellow Bee. La compagnia usa pubblicamente in post su Twitter e Instagram queste parole forti sia in coreano che in inglese e annuncia così la fine del gruppo.

Uno dei membri del gruppo, Ari, però, non ci sta alle accuse della compagnia e su Instagram rivela un’altra versione parlando di molestie sessuali, attacchi, violenza psicologica e negligenza subita dalla compagnia per anni dal gruppo.

“Non so che cosa intende l’agenzia… È promiscuo se un uomo e una donna stanno insieme? Tutte le persone sono promiscue? […] Quel membro non aveva un atteggiamento volgare. In effetti, non sarebbe sbagliato affermare che è stata l’agenzia a avere un simile comportamento. Ci sono stati episodi di molestie sessuali e aggressioni sessuali da parte dei dirigenti e del personale dell’agenzia. Un membro dello staff ha cercato di trascinare uno dei membri nella sala prove per dormire con lei. All’epoca erano presenti molte persone, ma solo gli altri membri gli hanno impedito di farlo. Ci sono stati anche casi in cui ci hanno chiesto di chiamarli “oppa” o di toccarci le gambe. Un ex manager ha detto cose assurde come “Ti darò un bambino, quindi andiamo in un motel” e “Papà ti sta cercando perché ti conosce”. Ci sono stati anche diversi incidenti in cui ci chiamavano all’alba e ci chiedevano di servire alcolici a persone che dicevano fossero investitori. Abbiamo taciuto e continuato perché volevamo diventare cantanti. Questi incidenti erano davvero scioccanti e anche adesso rimangono ricordi traumatici. Inoltre, non siamo mai state pagate e ci sono stati momenti in cui abbiamo dovuto pagare noi per costumi, scarpe e montaggio video.” La ragazza parla di come sono state mandate in Giappone da sole e dalle 5 del mattina sono state in aeroporto per 8 ore, trascinandosi dietro le loro valigie insieme ai poster, album e tutto quello che serviva per fansign e fanmeeting, il tutto senza un singolo membro dello staff.

Dopo queste accuse fortissime scritte da Ari, gli account della Addiction Entertainment e del gruppo sono stati svuotati di ogni contenuto, prima della risposta della compagnia:
– affermano di aver incontrato 4 dei membri e che quanto pubblicato online era stato deciso insieme a loro;
– affermano che la battuta del manager sul “Ti darò un bambino, quindi andiamo in un motel” era in risposta alla volontà della ragazza di avere un bel bambino e sposarsi in futuro. La definiscono una semplice battuta ma che loro lo hanno sgridato bene e detto di non farlo più, il tutto senza dirlo ai membri, però; ma alla fine lo hanno licenziato.
– che le molestie sessuali le ha fatte il produttore Yoon che non è un membro diretto dell’agenzia (anche se è stato alla scrivania dei loro uffici per un po’ perché ne aveva bisogno) e che quindi questo suo atteggiamento ha danneggiato anche loro (perché lui era il regista dell’MV che li ha abbandonati poco prima delle riprese). Però ci tengono a sottolineare che lo né il direttore dell’agenzia né la manager hanno visto le molestie e non immaginavano che l’uomo potesse farle davanti ad altre persone, e che comunque è stato un loro errore non essersene accorti prima…. per poi dire che è vero che i membri hanno bloccato Yoon dal trascinare una delle ragazze in una stanza vuota con scopi loschi, ma che dopo l’evento orribile tutto lo staff ha insultato e litigato con Yoon, anche questo senza dirlo ai membri, però.

In tutta risposta a ciò, un altro membro delle Yellow Bee, Bunny, conferma la versione di Ari e critica l’agenzia per non averle protette, per non averle supportate, per non aver licenziato il manager che le molestava (si è dimesso volontariamente) e, soprattutto, per aver provato ancora una volta a criticarle e scaricare tutte le colpe su di loro.

Cosa ne pensate di questa storia? Dove ha sbagliato questa agenzia?