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Inizio 1900, donna che si finge uomo, esercito: 'Arsenal Military Academy' è da provare!

Inizio 1900, donna che si finge uomo, esercito: ‘Arsenal Military Academy’ è da provare!

| On 27, Giu 2021

‘Arsenal Military Academy’ è un drama cinese che contiene uno dei cliché più assurdi e coinvolgenti di sempre: donna che si traveste da uomo.

L’evergreen del travestimento, che nessuno se ne accorge perché hanno tutti bisogno di un oculista, unito alla minaccia dei giapponesi cattivi immersi nei primi decenni del 1900, creano un prodotto in costume, con azione, mitragliatrici, allentamenti militari con tronchi di albero e tante scene buffe e iconiche.

Sono 48 episodi ma sì, volano: lo trovate su Viki con i sottotitoli in italiano e su Youtube con quelli in inglese. Fate attenzione però che il visino di Gu Yanzheng / Xu Kai, con le sue facce buffe e una bottiglia di alcol sempre al suo fianco, creano dipendenza!

Vale la pena perdere circa 40 ore della vostra vita? Possiamo davvero dare una possibilità a questo drama cinese? E poi perché nessuno si accorge che quella piccoletta di 90 centimetri, che davvero ha meno seno di me, è una ragazza? Scopriamo tutto questo -tranne l’ultima domanda, ovviamente- insieme!

Di cosa parla?
Siamo nei primi decenni del 1900 e, sperando di seguire le orme del fratello defunto, Xie Xiang (Bai Lu) si iscrive alla Arsenal Military Academy a Shunyuan, travestita da maschio, solo la sua buona amica Tan Xiaojun (Jin Xin) conosce il suo segreto. Lì, diventa buona amica del ragazzo di campagna Huang Song (Liu Sibo) e del tranquillo Shen Junsan (Li Chengbin), il tutto mentre litiga con l’insopportabile, volgare, arrogante, infantile e ubriacone compagno di stanza Gu Yanzheng (Xu Kai). Nonostante la sua piccola statura e la costituzione debole, si addestra con impegno a diventare un abile soldato, guadagnandosi il rispetto dei suoi compagni. Questi studenti scoprono presto una pericolosa cospirazione che coinvolge giapponesi nel loro paese, la resistenza cinese e i discendenti reali dell’ormai defunta dinastia Qing.

Piccole cose bellissime:
Il drama ha una colorazione incredibile, i toni del marrone, del verde scuro e del beige regnano sovrani e danno molto carattere al prodotto. La colorazione unita alle scenografie molto curate, adatte e fedeli all’epoca, creano un prodotto bello da vedere e su cui si vede che ci hanno investito il giusto. Alcune cose in CGI non sono uscite benissimo, ma apprezziamo lo sforzo: è pur sempre un drama di guerra di 48 episodi, tutto in costume, e suddividere il budget non deve essere stato semplice.

Altra nota incredibile sono gli outfit: non entro nel merito dell’attendibilità, ma sono tutti bellissimi da vedere, a partire dalle uniforme dell’Accademia che sono incredibili. Ho varie volte desiderato quelle uniformi con quell’inutile fiocco gigante sulla spalla sinistra. Ma poi, a che serviva quel fiocco? Comunque solo la messa in scena dovrebbe convincervi a dare una possibilità a questo drama, unito poi a una sigla pazzesca, con dei disegni e una canzone super coinvolgente, sono la stangata finale: lo so, se amate i drama coreani, raramente digerite quelli cinesi, ma provateci. Fidatevi. Fatelo per il fiocco!

Cosa affronta il drama?
La fratellanza, la lealtà e il patriottismo nel bel mezzo del ‘900: BOOM.
Preparate i fazzoletti, soprattutto nell’ultima parte del drama, perché vi serviranno in quantità.

All’inizio vediamo un gruppo di ragazzini ricchi senza virtù, dei bambini che non sanno cosa stanno davvero facendo: alcuni sono egocentrici, altezzosi, egoisti e ostentati, altri sono ingenui e sempliciotti, ma man mano che il drama va avanti e il mondo intorno a loro crolla, gli uomini (e le donne) crescono e capiscono il loro ruolo.

Il messaggio è semplice ma arriva potente grazie all’azione di questo gruppo di soldati che è costretto dagli eventi a fare tutto il possibile e a rischiare la propria vita, per proteggere coloro che amano.

Davvero interessante:
Il contesto politico è interessante, davvero molto e non me lo aspettavo. Non lo inizierete per questo ma è ovvio che ne rimarrete affascinati. La storia è romanzata e resa patriottica all’ennesima potenza, ovviamente per motivo facilmente intuibili (siamo in Cina ahahahah) ma è davvero bello da vedere, riesce a coinvolgere un sacco. Poi, siamo sinceri, quanti conoscono la storia della Cina di inizio 1900? Qui avrete una bella infarinatura e la voglia di scoprire di più!

Infatti il drama si svolge in un periodo in cui la potenza dell’impero giapponese e la loro crescente sfera di influenza ha portato fargli desiderare di invadere la Cina, dopo aver fatto lo stesso con la Corea. Il modo in cui gli studenti affrontano questo e le azioni che intraprendono, soprattutto dopo aver subito gli attacchi giapponesi, è una parte centrale di questo drama, una parte piena di azione ed entusiasmante.

Lo ripetiamo: è un drama militare/patriottico e, infatti, c’è molto patriottismo e nazionalismo in questo drama. Alcune scene patriottiche sono state messe per esigenze (pare che per il 70° anniversario della repubblica popolare cinese, potessero andare in onda solo drama molto patriottici) e sono superflue, però queste tematiche sono inserite bene nel drama, molto integrate. Forse lo hanno fatto di proposito, ma funziona, quindi applausi agli sceneggiatori.

Tutta la pressione politica, patriottica e militare esplode nella terza parte del drama, letteralmente. Così come la prima metà è spensierata, a tratti birichina, la seconda è pura angoscia, ansia e morte: sì alcuni personaggi muoiono. Ripetiamo: preparate i fazzoletti. C’è un happy ending, se si può definire così, è un finale giusto e soddisfacente, vero ma anche positivo.

Punti di forza:
Il personaggio di Xu Kai, Gu Yanzheng, è davvero molto interessante, oltre a essere il motore comico di quasi tutto il drama. Ha molti tratti che di solito sono associati ai secondi protagonisti: lui si innamora chiaramente di lei per primo, cerca costantemente di inseguirla per proteggerla, anche se lei è sempre infastidita da lui e litiga con lui. Gu Yanzheng ha anche una personalità problematica, beve senza ritegno, è un playboy, molto infantile, ma nel profondo lo si capisce che è un bimbo che deve ancora maturato ed è ancora molto inesperto, il che lo rende un coglione, ma facilmente perdonabile. Adorarlo e volerlo picchiare arrivano insieme e vi mancherà da morire quando finirà il drama.

Xie Xiang, per quanto troppo esile e davvero minuscola, è un personaggio davvero interessante (soprattutto nella prima metà del drama). I motivi per cui si traveste da uomo ed entra in un’accademia militare sono stupidi, idioti, senza senso, potete pensarlo perché è così. Se volete godervi il drama, superatela, dovete superarla. Però il suo personaggio, nonostante sia assurda che quell’essere di 90 centimetri circa possa non essere scoperto, sa davvero come combattere e lavora davvero duramente non solo per soddisfare le aspettative che le persone hanno su di lei, ma anche per supportare i suoi compagni. E’ intelligente, pratica, razionale e spesso tira fuori i suoi compagni da situazioni pericolose, facendosi salvare ma salvando a sua volta. Nonostante tutto, il suo visino di 2 cm quadrati funziona anche in versione ragazzo e questo è abbastanza incredibile e c’è da fare un applauso alla costumista. Nella seconda metà del drama lei un po’ si spegne e si lascia trasportare dagli eventi e dalla controparte maschile, molto più forte scenicamente di lei. Diciamoci la verità, per fortuna che c’è Xu Kai / Gu Yanzheng!

In termini di romanticismo, le scene d’amore sono intervallate da un serio addestramento militare, sono molto blande e non ho capito perché i due baci, davvero super carini, sono stati pure tagliati (recuperateli assolutamente su Youtube e fangirlate come se non ci fosse un domani – Ep. 8 ed Ep. 32). La prima metà è molto adorabile in termini di romanticismo, a livello di battibecchi adorabili, anche perché il drama resta più leggero, mentre la seconda metà elimina quasi la maggior parte delle parti romantiche, diventando molto più politico. La storia d’amore, nonostante l’assenza di contatto, non perde di forza, anzi, nei 48 episodi del drama vediamo come nasce e come cresce, i due si prendono cura l’uno dell’altro e le situazioni di vita o di morte li rendono più forti insieme. La loro storia d’amore è il risultato della loro forte amicizia, dell’affetto e dello stare bene insieme, capendosi anche senza parlare.

Tutti gli studenti dell’accademia militare sono davvero ben strutturati e le loro storie, quando approfondite, sono interessanti. Spesso sono pochi elementi, spesso sono estremizzati, ma il drama riesce a creare l’idea di gruppo militare, di fratellanza, amicizia, lealtà e patriottismo.

Voglio parlare ed creare una statua a Hong Yao per la sua interpretazione di Shen Ting Bai, il fratello maggiore di Jun Shan, e il suo rapporto con Qu Man Ting. Potrebbe sembrare banale ma non lo è. A parte la bellezza di quest’uomo e la profondità che ha dato a un personaggio che si vede poco e sempre nei panni dell’amato bastonato, quello che rappresenta è davvero bello. Lui ama davvero e teneramente Qu Man Ting, così tanto da supportarla sempre, anche quando lei si getta nelle braccia di altri uomini. Vuole il suo meglio e le resta accanto, sempre. Un amore incondizionato e anche un rispetto che sono rari, che non vengono mai descritti come patetici nel drama, che ma danno credibilità al suo personaggio e anche a quello volubile e un po’ più superficiale di Qu Man Ting. E poi: ma quanto è bono senza occhiali Hong Yao? E quanto somiglia a quell’altro bonazzo di Toby Lee, che interpreta quello gnocco del fratello?

Punti di debolezza:
I triangolo amorosi sono abusati in questo drama e ne sono così tanti che uno stesso personaggio ne ha due, creando quindi un esagono amoroso. Sì, esagono. La confusione regna sovrana in questo, forse anche nella mente degli sceneggiatori, e ci sono stati episodi in cui ho iniziato a chiedermi con chi sarebbe finita la nostra protagonista perché il triangolo era davvero troppo. Fortunatamente l’abuso è concentrato nella parte centrale del drama, forse un espediente riempitivo, e viene totalmente superato nella terza e ultima parte, dove si soffre e si muore. Non possiamo avere tutto dalla vita, no?

In generale, 48 episodi sono molti. Non capisco perché i drama cinesi debbano sempre essere così lunghi. Di certo le relazioni tra i personaggi hanno tutto il tempo di venire fuori, ma la metà degli episodi avrebbe reso il drama più facilmente fruibili. Tenete conto, però, che ogni episodio dura 45 minuti, tolti i minuti della sigla iniziale e quelli che sigla finale, sono a malapena 34-40 minuti effettivi. Poi parlano un po’ troppo piano per i miei gusti, ma forse qui ho problemi io.

Conclusione:
Hanno provato. Si sono sforzati: hanno curato i dettagli, definito personaggi simpatici e importanti, con personalità definite. Ci sono problemi, è ovvio, alcune cose non hanno senso (Xie Xiang, sto guardando te), l’obiettivo non è pretenzioso, non diventerete storici dopo averlo visto ma se vi piacciono le commedie romantiche in costume con una spruzzata di patriottismo, ‘Arsenal Military Accademy’ fa per te. Se vi diverte la donna travestita in un posto di soli uomini, ‘Arsenal Military Accademy’ fa per te. E’ interessante, è a tratti impressionante, è divertente e, chissà, forse è proprio quello di cui hai bisogno… di sicuro hai bisogno di cadere dalla sedia per le risate davanti alle facce assurde di Xu Kai / Gu Yanzheng.

1 cuore per questo articolo

Comments

  1. Giulia

    Non è un fiocco quello sulla spalla sinistra… è il cappello piegato!
    Comunque l’ho appena finita e mi è piaciuta tantissimo!!

    • Mi hai aperto un mondo: un cappello piegato AAAAAAAH

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