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‘Hi Bye Mama’ racconta di amori puri e incondizionati: preparate lacrime e risate

Il drama del 2020 che trovate sulla piattaforma Netflix, ‘Hi Bye Mama’, è un viaggio nella storia di una madre che trascina in una famiglia, ma anche nell’aldilà, trascinati dal desiderio di prendersi cura della propria figlia.

Hi Bye Mama’ è una storia molto profonda e pregna di significato che riesce, però, ad alternare momenti di lacrime copiose ad attimi di pure risate e sorrisi dolci. E’ una montagna russa di emozioni, vai giù e vai su, mentre, episodio dopo episodio, il drama ricorda quanto sia importante e labile la vita, quanto una persona modifica le nostre esistenze e come certi segni non vanno mai via.

Di cosa parla?
Cha Yu-Ri (Kim Tae-Hee) è morta improvvisamente in un tragico incidente mentre era incinta di sua figlia, Cho Seo Woo (Seo Woo Jin) e da allora è diventata un fantasma che ha seguito, giorno dopo giorno, la bimba e suo marito Cho Gang Hwa (Lee Kyu Hyung), che l’ha cresciuta da sola. Yu Ri, infatti, non ha lasciato la Terra e ha scelto di rimanere fino a quando suo marito non si riprende, anche perché vuole restare vicina a sua figlia. Una serie di complicazioni, portano Yu Ri di nuovo in vita per soli 49 giorni: le è stata anche data la possibilità di tornare in vita se riesce a tornare al posto che le spetta, la moglie di suo marito e la madre di sua figlia, però adesso suo marito è sposato con Oh Min Jeong (Go Byo Gyeol). Cosa deve fare?

Piccole cose bellissime:
Il drama butta addosso emozioni difficili, fa provare sentimenti tristi ma ne sei felice perché fa ragionare e sensibilizzare su un argomento complicato come quello della morte, qualcosa da cui fuggiamo in continuazione, con una certa leggerezza. Viene gestito bene questo delicato equilibrio tra leggerezza e riflessione, facendo ridere e piangere più volte anche in un solo episodio.

Il drama ci spinge con fermezza e dolcezza ad affrontare pensieri ed emozioni che non vogliamo provare, mentre ci tiene per mano durante l’intera esperienza, per assicurarci di uscirne non depressi, ma con un maggiore apprezzamento per la vita e per i rapporti umani.

Le storie che riguardano la morte sono pesanti e spesso una serie tv o un drama vuole essere un momento di evasione dalle difficoltà quotidiane, però questa storia riesce a equilibrare il tutto, facendo riflettere senza essere una botta nello stomaco di depressione e tristezza.

Fin dal primo episodio il drama entra nella storia e prende moltissimo, la seconda parte rallenta molto, perché più concentrata sulle emozioni, sui sentimenti e sui percorsi psicologici dei vari protagonisti, però resta comunque qualcosa di imprevedibile ed equilibrato con un finale giusto e intelligente.

Cosa affronta il drama?
Il tema principale è affrontare la morte e superare il lutto ma, oltre questo, ci sono tanti altri temi ad essi collegati:
Non si sa mai cosa potrebbe succederti, perché a volte cose che pensavi accadessero solo ad altre persone o in Tv, succedono a te.
La vita è imprevedibile e questo rende ancora più difficile dire addio e affrontare quel dolore perché non lo sapevi, non lo potevi sapere, e i ‘se’ e i sensi di colpa ti tortureranno a lungo.
L’addio non è mai facile e non lo superi mai; troverai solo un modo per andare avanti.
Ci sono persone che ti cambiano la vita, che sono il tuo sole, la tua gioia, persone che anche quando non ci sono più, lasciano segni indelebili. Potrebbe sembrare che hai dimenticato, ma in realtà sei solo andato avanti, nella consapevolezza che gli effetti della presenza di quella persona non saranno mai cancellati.
Come vivreste sapendo esattamente quanto tempo vi rimane? Sicuramente ci avrete penato e probabilmente pensereste di passare quel tempo con le persone amate, la famiglia, facendo cose che ti piacciono. Dato, però, che non sai quando il tuo tempo scadrà, non è il caso di non rimandare?
– Il tempo, quindi, è un altro dei temi affrontati: tempo che scorre, che smette di scorrere, tempo che è passato e che non può più tornare. La signora Mi Dong dice a Yu Ri che le persone si preoccupano troppo del domani per vivere davvero pienamente nel presente. Eppure non puoi cambiare il passato, né puoi essere certa di esserci nel futuro, l’unica cosa che possiamo fare è vivere nel presente, essere grati del tempo che abbiamo e viverlo al meglio con chi vogliamo stare.

Il secondo tema, altrettanto prevedibile, è l’amore di una madre e il drama ci mostra diverse sfaccettature di questo argomento: una madre che non ha mai avuto la possibilità di abbracciare sua figlia, una ‘matrigna’ che si lega in modo intimo e sincero a sua figlia, nonostante non vi sia alcun legame di sangue, e al dolore incommensurabile di una madre che vede morire troppo giovane la sua bambina. L’amore di una madre può essere infinto e può andare oltre la morte.

Davvero interessante:
“Hi Bye Mama” ci ricorda che la vita a volte è semplicemente ingiusta: non importa quanto tu sia gentile o quanto ti prenda cura di te stesso e di ciò che ti circonda, a volte succedono cose brutte senza alcuna spiegazione o giustificazione e, purtroppo, senza che tu possa fare nulla al riguardo.

E’ stato bello perché è stato vero e reale, infatti non ci sono cattivi terribili, nemici da sconfiggere o acerrimi rivali. Ma come spesso capita nella vita, la storia è piena di tante persone vittime di eventi incontrollabili e impensabili, semplici umani che cercano di andare avanti nella propria vita superando degli ostacoli che non si aspettano, né si meritavano.

La storia è di fatto impossibile, nessun fantasma potrebbe mai tornare in vita per 49 giorni, ma le sensazioni e le lezioni che impartisce il drama sono reali e realistiche: ci ricorda di valutare e apprezzare ogni singolo momento della nostra vita, una vita senza rimpianti e trascorsa con i nostri cari, e facendo questo analizza diversi tipi di amore, quello romantico, ma anche quello indissolubile tra madre e figlio, quello tra amiche o, semplicemente, il rispetto e l’affetto per un’estranea che piano piano entra nella tua vita.

Punti di forza:
“Hi Bye Mama” è un dramma emotivamente drenante (nel senso che potreste perdere 8 litri di lacrime), fa provare tutte le sensazioni, fa riflettere molto, fa desiderare di abbracciare tua madre e i tuoi amici e passare del tempo con loro. Questo per noi è un punto di forza, perché il messaggio del drama arriva forte e chiaro, arriva come un pugno nello stomaco e a ripensarci dopo settimane (è passato quasi un mese da quando lo abbiamo visto), quelle emozioni sono ancora forte e chiare dentro di noi.

I personaggi sono un altro punto di forza per eccellenza: trainano tutto il drama e soprattutto la seconda metà. Sono tutti bravi, ma soprattutto i tre protagonisti hanno fatto un lavoro sublime.

Kim Tae Hee come Yu Ri è stata incredibile e forse anche la sua esperienza di mogli e madre le ha dato profondità e sincerità nella recitazione. Yu Ri è un bellissimo personaggio: è pura e sana, ma anche molto unica, ama la sua famiglia e la sua amica, ma rivela anche i suoi dubbi, il suo dolore e il suo conflitto interiore con naturalezza. Lei è piena di sfaccettature, comprensibili data la situazione in cui è finita, e Tae Hee la interpreta in modo magistrale. Brilla, semplicemente brilla.

Kang Hwa è un personaggio difficile da interpretare, ha tante emozioni tenute a freno per la maggior parte del tempo, mentre il giovane Kang Hwa è pieno di vita e allegria. Lee Kyu Hyung è bravissimo a farci intravedere che il dolore nascosto di Kang Hwa attraverso la maschera imperturbabile che indossa.

Min Jeong, la famosa altra che però amerete alla follia, è un personaggio che all’inizio è piuttosto inaccessibile e distante, ma che strato dopo strato, la capisci e la adori. Min Jeong è una brava persona, davvero una brava persona.

Punti di debolezza:
Il drama è anche molto lento, si prende molto tempo per sviluppare emozioni, riflessioni, dare a noi e agli altri personaggi le varie informazioni: è una scelta assolutamente voluta e cercata, proprio per permettere di entrare a fondo nella narrazione e non restare in superficie, però il tutto finisce per diventare un po’ retorico e lento.

Soprattutto la seconda metà del drama è molto più lenta e ripetitiva a tratti, con i personaggi che finiscono anche per scusarsi e tormentarsi sullo stesso punto più e più volte.

Eppure quello che che alcuni è un punto negativo, questa lentezza, questa esasperazione della disperazione nella seconda parte, per altri è una nota molto positiva perché è un percorso che si fa insieme ai personaggi per trovare le risposte.

Alcuni episodi sembrano pieni di riempitivi, soprattutto le storie degli altri fantasmi a volte danni l’idea di essere stati inseriti solo per allungare la storia, anche perché alcune non aggiungono temi, argomenti o riflessioni a quelle già portate avanti dalla trama principale.

Conclusione:
Vale la pensa vedere “Hi Bye Mama”? Se vuoi qualcosa di non pesatissimo ma che comunque ti faccia riflettere e affronti il tema della vita e della morte, sì, fa per te. Se ti piace piangere, riflettere, ridere e piangere ancora, sì, fa per te. Anche se preferisci le commedie leggere e rilassanti, questo drama merita un’occasione, ma prepara i fazzoletti!

Hi Bye Mama” non è perfetto e non è il miglior drama del 2020, ma ha tante note positive e un messaggio che vale la pena di ascoltare.

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