Hanni delle NewJeans attacca Bang Si Hyuk e tutta la HYBE pubblicamente?

Hanni delle NewJeans ha parlato del presidente della HYBE, Bang Si Hyuk, durante una recente apparizione all’udienza del Comitato per l’ambiente e il lavoro dell’Assemblea nazionale il 15 ottobre mentre testimoniava in merito al bullismo all’interno della società.

Ha riferito: “Il presidente Bang Si Hyuk non ha mai risposto ai miei saluti. L’ho trovato maleducato, non solo professionalmente, ma come essere umano”.

Secondo Hanni, un manager di un’altra sub-label della HYBE ha ordinato a un altro gruppo di idol di “ignorarla”, lasciandola con la sensazione di essere stata emarginata. Sebbene avesse segnalato la situazione al CEO della ADOR Kim Joo Young, Hanni ha affermato che non era stata intrapresa alcuna azione significativa.

Hanni ha aggiunto: “C’era anche il problema con il manager che ho menzionato prima. Di recente, ho visto dipendenti che parlavano male di NewJeans su un’app chiamata Blind. Ho anche sentito una registrazione di un direttore del team PR dell’azienda che cercava di minare il nostro successo in Giappone tramite marketing virale inverso. Tutto questo mi ha fatto capire che l’azienda non ci sopporta, non solo i miei sentimenti”.
Hanni ha condiviso altri esempi per supportare le sue affermazioni di essere stata ostracizzata all’interno di HYBE. “Non è stato solo quell’incidente. Dal nostro debutto, ho incontrato molti dirigenti senior della HYBE. Ogni volta, non hanno mai risposto ai miei saluti” ha detto, sottintendendo che il presidente Bang Si Hyuk fosse tra loro.
Alla fine ha detto: “In Corea, ho imparato che rispettare gli anziani è una parte importante della cultura. Quindi, per qualcuno che non risponde ai miei saluti, che sia in un contesto professionale o personale, penso sia semplicemente maleducato”.

Il problema è che, durante l’assemblea, il CEO della ADOR si è difeso dicendo che non è stato possibile verificare l’incidente dato che un pezzo del video è stato eliminato. Quindi è visibili solo la parte in cui c’è il saluto, ma non quello che è accaduto dopo.