Un tuffo nei peggiori flop tra i K-drama del 2023, quei prodotti che sono stati abbandonati dal 30 % degli spettatori dopo i primi episodi e, spesso e volentieri, dal 50% entro la fine del progetto.
Perché così tanti lo hanno abbandonato senza arrivare al finale? Perchè tanti non lo hanno proprio iniziato? Fa davvero così schifo? Molto spesso la risposta è sì, ma entriamo nel dettaglio.
Vale la pena vedere ‘Heartbeat / My Heart Is Beating / Palpito d’amore’?
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Inizia con un rating del 4.1%, crolla a 3.5% nei successivi 3 episodi. Dal quinto episodio in poi una media del 2.5%. Si alza a un 3% solo per l’episodio finale. Punto più basso all’episodio 11 con 1.9%.
Andata malino.
Di che parla?
Storia di vampiri, evergreen, in cui, però il nostro protagonista Seon Woo-yeol (Taecyeon) è un vampiro che dopo 400 anni ha vissuto tra gli umani desiderando la sua vecchia compagna umana Hae-sun (Yoon So-hee), che si è sacrificata per lui. Il tempo trascorso con lei gli ha aperto gli occhi e vuole diventare umano per sentire il proprio cuore battere. Quindi, su consiglio dell’uomo-gatto Ko Yang-nam (Kim In-kwon), decide di dormire in una bara di biancospino per 100 anni per diventare umano ma un giorno prima della data stabilita Joo In-hae (Won Ji-an), antenata del suo maggiordomo, eredita la grande casa e apre la sua bara, vanificando tutto.
Sembra una commedia romantica, ma non è una commedia romantica.
La premessa è doverosa perché i poster e i trailer si concentrano sull’aspetto comico del drama che dura poco. ‘Heartbeat’ è molto più melodrammatico di quello che ti aspetti e se non lo sai potresti ritrovarti molto deluso.
La prima metà della serie aveva tanto potenziale, attirando gli spettatori con la sua premessa intrigante e i suoi personaggi accattivanti. Inizia in modo molto comico, con le classiche dinamiche dell’essere strano che deve capire quanto è cambiato il mondo durante la sua assenza, oltre a tutte le gag legate al suo essere un vampiro a metà.
Adoro come volano i vampiri in questo drama: sono così lenti che una vecchietta con il bastone li supera in pochissimo tempo.
Tuttavia, il secondo tempo si è trasformato in un qualcosa di diverso, molto melodrammatico, per me deludente e caotico, con personaggi che si comportano in modo strano (e incoerente).
Il finale è uno schiaffo in faccia, preparatevi. Giusto? Sbagliato? Difficile dirlo perché si arriva a questo finale dopo episodi davvero strani. Sa di amaro in bocca, però, non lo nego. Il sovraccarico di dolori e addii della seconda metà e, soprattutto, delle ultime tre puntata, non si adatta allo spirito allegro e libero della prima parte dello spettacolo. Non siamo preparati alla fine e alle scelta del finale e quindi fa male, fa parecchio male.
Ok TaecYeon è tanta roba con in mano un personaggio che poteva facilmente diventare una macchietta, ma che resta molto umano e comprensibile sempre. Brilla anche nelle scene di comicità buffa e funziona bene sempre, perché ha un ottimo tempo comico. Il suo personaggio è ben descritto e come protagonista fa un gran bell’arco: ha molti momenti di introspezione e in cui mostra le sue emozioni e i suoi pensieri.
Lei, Won Ji An, è stata criticata per non avere espressività. Eppure a me è piaciuta. Non da strapparmi i capelli, ma brava. La freddezza e la franchezza esteriori di In-hae, al limite della maleducazione, contrastano nettamente con il suo calore nascosto e l’attrice lo fa capire.
I buchi ci sono eccome, soprattutto perché a una certa gli sceneggiatori smattano e non sanno che fare.
Ad esempio, qual era esattamente la malattia di Do Shik?
Sceneggiatore: “Cipolla”
Qual era precisamente la maledizione sulla sua famiglia?
Sceneggiatore: “Tutto bene quel che finisce bene”
Perché Lee Man Hwi è un cattivo 2D senza alcuna profondità?
Sceneggiatore: “Termosifone”
Perché la Lei del passato di Lui ha una faccia diversa (fin qui ci può stare) ma che GUARDACASO è uguale alla faccia dell’ALTRA?
Sceneggiatore: “Miao”
Uomo chiuso in cantina per dieci anni e minacciato da un vampiro assassino, come supera questo trauma?
Sceneggiatore: “Marameo”
In conclusione, sebbene la prima metà di ‘Heartbeat’ mi sia piaciuto, considerando come si evolve nella seconda metà e come tutto sia inutile alla fine dei conti, sinceramente non lo consiglio tanto. Boh. Non lo so, a distanza di mesi sono ancora confusa.
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