PR | On 09, Ago 2021

Tutto è partito con delle accuse da una ragazza che, pubblicando foto, screenshot e immagini, ha affermato che Kris era un dongiovanni incallito, capace di sedurre donne con scusanti lavorative, capace di farle ubriacare per avere rapporti intimi e anche di avere rapporti con ragazze giovani e minorenni. Dopo di lei molte ragazze, tutte maggiorenni o alla soglia della maggiore età, hanno confermato queste voci e la polemica si è ingigantita fino a misura esagerate.

Se queste voci sono collegabili a delle persone che si sono prese pubblicamente la responsabilità delle accuse fatte, con della parvenza di prove adesso al vaglio della polizia cinese, quello che è successo dopo, invece, di trasparente e giusto ha ben poco.

Sebbene le accuse oggi mosse a Kris sono ancora tali e tali rimarranno fino alla decisione di un giudice e, inoltre, le prove portate dalle ragazze sono comunque circostanziali e non lo inchiodano ai fatti, moltissimi lo stanno giudicando colpevole a prescindere, errore tipico di situazioni così delicate.

Essere un guerriero della tastiera è facile, ma tutti i commenti hanno un impatto e possono generare cose indicibili, come le accuse che sono girate successivamente sul web: Kris molestato dalle guardie della prigione, Kris in isolamento, Kris rasato e depresso in mezzo a centinaia di persone e, l’ultima più grave voce dal web, le accuse di pedofilia.

Alcuni netizen cinesi, senza alcuna prova o fatto o certezza, hanno detto sui social media che la vittima più giovane di Kris Wu potrebbe anche avere soli 12 anni.

E’ grave accusare una persona di pedofilia, è grave farlo a prescindere ed è grave farlo quando ci sono delle indagini in corso. Non c’è fonte a questa voce, non c’è certezza di questa voce, eppure sta facendo il giro del web. Nel caso non dovesse essere vera, chi si prenderà la responsabilità delle accuse inventate?

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