Concerti K-pop online: funzionano? Ce ne saranno altri? Sostituiranno i tour offline?
PR | On 05, Giu 2020
La tecnologia è stata da sempre una parte importante nel K-pop, soprattutto con l’obiettivo di connettersi ai fan: dal 2015 esiste il sito VLIVE, un servizio di live streaming sudcoreano che consente alle celebrità di trasmettere video in diretta su Internet e chattare con i fan di tutto il mondo, ben prima della diffusione di Tik-Tok o Twitch; da decenni esistono fanclub, siti ufficiali dove gli idol scambiano messaggi, video, audio, immagini con alcuni specifici fan che hanno i requisiti per entrare nel fanbase (generalmente con un canone annuale e la risposta a determinate domande).
La pandemia globale di COVID-19 ha posto tutto il mondo dell’intrattenimento e dell’arte in un’obbligatoria pausa: concerti rimandati in tutto il mondo al 2021, comeback posticipati, showcase vuoti. Eppure, in questo periodo il K-pop a distanza di qualche mese già sta proponendo delle risposte per restare connesso ai fan introducendo i concerti online.
La Corea del Sud è ben noto come paese digitalmente avanzato: nel 2018 aveva un tasso di penetrazione di Internet del 95,9% (la percentuale della popolazione di un paese che utilizza Internet) con molti cittadini che investono in internet, comprando tecnologie sempre più moderne.
Come risposta al coronavirus, gli idol si sono rivolti a streaming live e altri strumenti dei social media per fornire contenuti ai fan: fanmeeting online, ma anche fansign online (gli album vengono spediti successivamente dall’agenzia) e conferenze stampe per i comeback in streaming sono solo alcune delle soluzioni trovate per evitare di dover rimandare di metà anni i comeback in un modo tanto rapido come il Kpop. Una delle offerte digitali più d’impatto è stata Bang Bang Con dei BTS, una serie speciale di concerti online su Youtube: per due giorni, gratis, sono stati pubblicati vecchi video di concerti e incontri con i fan che hanno attirato oltre 50 milioni di visualizzazioni in totale.
La rivoluzione più importante è, come già detto, quella dei concerti online. I concerti sono un’esperienza unica, da vivere con ogni senso e quindi sembra una follia l’idea di spostare un simile evento online, qualcosa di assurdo. Tuttavia, l’industria del K-pop ci sta provando, cercando di creare concerti online in grado di sostituire temporaneamente e, forse eventualmente, coesistere con concerti live in futuro.
Ad ora vi sono stati tanti concerti online:
-il 19-21 maggio si è tenuto il ‘Trip to K-pop’, un festival digitale di tre giorni con oltre una dozzina di artisti, tra cui iKON, KARD e Oh My Girl, è stato trasmesso in diretta su diversi canali online e TV.
–il 24 maggio TVXQ si è esibito tramite la piattaforma di concerti online dell’SM Entertainment in collaborazione con Naver, Beyond Live. Li hanno preceduti Super M, NCT 127, NCT Dream e WayV. Verranno anche i Super Junior e altri artisti, promette l’SM.
-il 25 maggio, l’app mobile TikTok ha ospitato il ‘TikTok Stage Live da Seoul’, con molti artisti tra cui Apink, Kang Daniel e Monsta X.
Tutti e tre gli eventi creati da diverse piattaforme avevano qualcosa in comune: collegamento con i fan, spesso visibili sullo sfondo, una parte di domande & risposte con alcuni di loro. Tipo al TikTok Stage Live costantemente c’erano una serie di commenti degli spettatori sul fondo della trasmissione e, in alcuni momenti, gli artisti leggevano e rispondevano a questi commenti in tempo reale. Beyond Live dell’SM, invece, ha mostrato i fan sullo sfondo con la possibilità ad alcuni fan di fare domande faccia a faccia (digitalmente parlando) con i loro idol.
Per quanto riguarda le performance in sè, ‘Trip to K-pop’ e ‘TikTok Stage Live’ hanno proposto riprese e regia simili a quelli utilizzati negli spettacoli musicali. ‘Trip to K-pop’ in particolare, alternava esibizioni a interviste con gli artisti ed era difficile vederlo come un concerto. Anche la durata di queste live è stata minore rispetto alla media di un normale concerto live.
Da un punto di vista tecnico ci sono stati problemi: tutti e tre i concerti live hanno avuto problemi tecnici, audio ritardato o qualità video sfocata. Il ‘TikTok Stage Live’ è stato quello più stabile, con pochi buffer, anche grazie al fatto che si sia appoggiato alla nota app. ‘Beyond Live’ ha introdotto nella live anche effetti speciali che l’ha reso molto particolare.
I SUPERM si esibiscono online davanti a 75000 spettatori paganti
Ci saranno altri concerti online?
L’SM spiega: “Rispetto agli concerti [fisici] dei gruppi, che di solito si tengono con una media di 10.000 persone per spettacolo, il primo concerto online dedicato con Beyond Live ha attirato contemporaneamente 75.000 persone da tutto il mondo. Ha mobilitato un pubblico 7,5 volte più grande dei concerti ‘offline’, prevediamo di sviluppare una nuova attività di concerti.”
Infatti considerate che il primo concerto dell’SM per i SUPER M ha venduto 75.000 biglietti da 30 euro, più tanti gadget esclusivi per coloro che hanno partecipato al concerto online, che quello degli NCT 127 ne ha venduto 104.000 di biglietti (sempre a 30 euro), è subito chiaro che i concerti online, almeno nell’immediato, sono un gran bel profitto per le società d’intrattenimento.
I BTS presenteranno un ‘Bang Bang Con the Live’ a giugno, un concerto (pay-per-view su Weverse) programmato che attirerà moltissimi ARMY entusiasti. I KCON USA diventeranno online e come ‘KCON: TACT 2020’, un mix pianificato di contenuti a pagamento e gratuiti che includerà performance, incontri, saluti e dietro le quinte. Anche a lungo termine, il concerto online potrebbe restare il metodo per avere un contatto con i fan internazionali, che hanno dimostrato di essere disposti a pagare un biglietto per una live. I concerti online rappresentano un’opportunità quasi illimitata per raggiungere fan in tutto il mondo.
I concerti virtuali sostituiranno i tour offline/fisici?
La risposta è molto semplice, ovviamente. Come dice il critico musicale Jung Min-jae: “Uno dei fattori principali per un concerto è l’atmosfera, soprattutto per i gruppi performance. Ma anche con la tecnologia AR, non ho potuto provare molto coinvolgimento. Non è stato molto diverso dal guardare i loro video musicali su YouTube. Forse i gruppi potranno eseguire live streaming e concerti reali, anche insieme, per raccogliere anche i fan che non possono partecipare o le città che non possono visitare.”
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