#CiaoWeen Odiate, tormentate e cacciate dagli haters perché troppo belle
PR | On 23, Ott 2022
Il giorno di Halloween è dedicato alla celebrazione del momento di passaggio, del mondo dell’aldilà e da sempre è caratterizzata da film horror, travestimenti assurdi e storie inquietanti da raccontarsi al buio, preferibilmente.
Quest’anno, per celebrare questa festività, vogliamo raccontarvi storie inquietanti, tristi ma, purtroppo, totalmente vere per ricordarci che a volte i potagonisti dei nostri incubi non sono mostri malvagi, ma altri esseri umani.
La storia del Kpop, soprattutto quello di prima generazione, è segnato da storie molto crude come rapimenti, molestie e violenze. L’inesperienza delle agenzia, l’innocenza degli artisti, l’ossessione dei fan e degli anti-fan, hanno reso la vita di alcuni artisti coreani molto difficile. Le storie di Kang Susie, Lee Jiyeon e Ha Soobin sono tre casi in cui gli haters, per motivi futili, hanno distrutto la carriera di tre promettenti e amate artiste coreane.
Kang Susie attira subito l’attenzione per la sua bellezza delicata e la figura snella quando debutta nel 1990 con “Violet Fragrance”. Mentre era definita la ragazza ideale di molti uomini, tantissime ragazze iniziarono ad odiarla per invidia. Con il comeback dell’anno successivo e la conferma della sua relazione d’amore con il collega Shim Shin, il numero delle anti-fan aumentò esponenzialmente. La cantante ha confessato che ha pianto e sofferto molto per le atrocità degli haters.
Ha ricevuto una scatola con pezzi i corpi umani, occhi, orecchie e dita; innumerevoli lettere disturbanti sono state consegnate a casa sua. Anche colleghi che collaboravano con lei per delle canzoni, ricevevano le stesse minacce. Spesso il pubblico iniziava a urlarle ‘Kang Susie vattene’ appena saliva sul palco e in alcuni casi c’è stato anche qualche attacco fisico quando hanno distrutto il suo van mentre lei era in una caffetteria.
Nonostante tutto, l’artista ha continuato la sua carriera per otto anni, spostandosi dal 1994 più in Giappone. E’ ancora attiva come cantante, DJ, presentatrice, cantautrice e attrice.
Altro caso limite è quello di Lee Jiyeon che ha debuttato nel 1988, una bellezza e una bravura capace di conquistare sia giovani che anziani. L’amore che ha ricevuto è stato tanto e uguale anche all’odio che le è arrivato. Si sono diffuse con gran forza rumor su sue frequentazioni costanti di uomini adulti nell’industria musicale, compreso il suo manager. Oltre alle accuse di essere promiscua, hanno diffuso voci anche sul suo essere stata violenta con colleghe, schiaffeggiate in pubblico.
Nel 1993 torna con i capelli corti, forse per dare un messaggio forte agli anti-fan che fino a quel momento hanno spesso provato a lanciare gomme da mastiare nei suoi capelli. L’artista si è poi allontana dalla Corea del Sud, trasferendosi negli USA ed è iniziato il suo declino.
Ha Soobin ha debuttato nel 1992 ha conquistato subito tutti con la sua bellezza, vendendo 100.000 copie del suo album di debutto in pochi giorni. Aveva un pubblico soprattutto maschile, mentre moltissimi suoi haters erano ragazze. Da critiche come ‘cerca fin troppo di essere carina’ si è passati a rumor sul suo essere transgender. I rumor erano così diffusi che nel 1993 la ragazza è andata in TV a mostrare foto della sua infanzia e anche sua sorella ha confermato in un varietà che Ha Soobin era una donna. Nel 1994 la ragazza si ritira, si trasferisce in Canada e studia architettura.
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