#CiaoWeen Il CEO derubato e picchiato dal proprio manager
PR | On 25, Ott 2022
Il giorno di Halloween è dedicato alla celebrazione del momento di passaggio, del mondo dell’aldilà e da sempre è caratterizzata da film horror, travestimenti assurdi e storie inquietanti da raccontarsi al buoio, preferibilmente.
Quest’anno, per celebrare questa festività, vogliamo raccontarvi storie inquietanti, tristi ma, purtroppo, totalmente vere per ricordarci che a volte i protagonisti dei nostri incubi non sono mostri malvagi, ma altri esseri umani.
Immaginiamo di puntare tutto su un gruppo, di sforzarsi per la formazione e per la ricerca della canzone perfetta, di investirci moltissimi soldi, e poi vedere tutti i tuoi sforzi distrutti da un tuo dipendente pronto a rubarti tutto.
Le Swincle erano un gruppo femminile di 5 membri che ha debuttato sotto la Kant Entertainment nel giugno del 2011 con la title track “Shake Ur Body”, prima di scomparire senza lasciare traccia poco dopo il debutto.
Kim Dae Gun, uno dei co-CEO della Kant Entertainment, il 4 marzo del 2013 ha rilasciato una storia piuttosto scioccante in cui ha accusato un famoso manager, chiamato “A”, di aver aggredito l’altro CEO, il suo collega, diverse volte fino a portare alla distruzione dell’azienda.
Secondo le sue dichiarazioni, il manager aveva chiesto $ 5.000 al mese di stipendio e di avere delle azioni della società. Il manager, poi, ha continuato pretendendo di decidere anche sulla gestione delle ragazze, su questioni di marketing ecc, dicendo, ad esempio, che i membri dovevano essere cambiati o che doveva essere utilizzato un altro concept, oltre a continuare a chiedere soldi al CEO per i suoi preziosi consigli.
Dopo il rifiuto del CEO a queste proposte, il manager ha portato con sé altre due persone e ha iniziato a minacciarlo con delle mazze. Lo hanno costretto a salire in macchina e lo hanno portato in un’area isolata vicino al fiume Han dove sono continuate le minacce. Spaventato per la sua vita, il CEO non ha denunciato la questione alla polizia e ha invece concentrato i suoi sforzi sulla formazione delle Swincle in modo che potessero avere successo e ottenere un profitto. In seguito hanno scoperto che il manager si era incontrato con le Swincle alle spalle dei due CEO per convincerle a rescindere i contratti con la loro agenzia.
Il CEO, stanco, era pronto a lasciare l’agenzia, ma il manager è tornato a minacciarlo, stavolta a casa sua con un coltello.
Le minacce sono continuate: in un secondo attacco, il manager ha chiesto l’aiuto di un altro famoso manager “B” e un maestro di Tae Kwon Do “C”. Insieme, hanno fermato l’auto del CEO, mentre tornava a casa la mattina del 17 settembre 2011, e lo hanno tirato fuori dall’auto per picchiarlo con delle mazze. “L’aggressione è avvenuta vicino a una caffetteria a Banpo-dong, Seoul. Mi hanno picchiato incessantemente sul viso e sul corpo finché non mi sono arreso e ho fornito loro le informazioni sul mio conto bancario. Mi hanno preso fino all’ultimo centesimo e poi mi hanno rubato la macchina, il laptop e cellulare.”
Per un po’, il CEO è stato in una grave depressione e ha avuto troppa paura per ricominciare a lavorare. Dopo aver fatto i conti con quanto accaduto, è andato alla polizia per denunciarli. Sfortunatamente, il caso è stato archiviato non appena è stato aperto, poiché un altro CEO nto nel settore, che si trovava sulla scena del crimine, ha testimoniato a favore del manager, negando le accuse mosse contro di lui. “Ho ricevuto una minaccia dal manager che diceva che mi avrebbe ucciso se non avessi ritirato tutto ciò che avevo detto alla polizia, quindi non ho avuto altra scelta. Questo ha posto fine all’intero caso. Ora tutti gli azionisti stanno intentando causa contro di me e io devo occuparmene da solo”.
Perché parlarne dopo? Per evitare la prescrizione e sperare nella giustizia. Infatti il CEO ha detto: “Due settimane fa, il tribunale distrettuale centrale di Seoul mi ha contattato dicendo che, sebbene fossero trascorsi due anni, il caso non aveva ancora superato il termine di prescrizione e ha chiesto loro riesaminare il caso in modo che possa creare un precedente e impedire che altri casi del genere si ripresentino”.
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