"Cheat on Me, If You Can" è un drama davvero frustrante: scappate, se potete
PR | On 10, Apr 2021
“Cheat on Me, If You Can” è un ricordo molto doloroso, una pena, un’ansia, una voglia di prendere il primo aereo per la Corea del Sud e andare a urlare in faccia allo sceneggiatore “PERCHE’?!?!?!?”. E’ stato un drama visto tramite la piattaforma Viki con fatica, molta fatica, fatica ingiustificata e una voglia folle di abbandonarlo, mitigata solo dalla visione con un gruppo davvero spassoso.
Il ricordo di quelle 20 ore perse è stato qualcosa di troppo doloroso per molte settimane e per questo, nonostante la visione del drama è stata conclusa nel mese di febbraio, sto pensando a non sprecare quelle ore delle mia vita scrivendo questa pseudo-recensione solo adesso, obbligandomi al ricordo di quel male per il solo vostro bene. Meriterei un premio, lo so, eppure non lo avrò, ma mi consolerà l’idea di aver salvato almeno qualcuno di voi.
Perché guardare “Cheat on Me, If You Can”?
Perché vi volete male, perché siete un po’ masochisti, perché vi fate illudere da una (davvero) bella copertina o dalla trama all’apparenza affascinante o perché siete molto confusi… qualsiasi sia il motivo, non aprite quel video, andate oltre, vi abbiamo consigliato altri bei drama e film in questo sito, fatelo per noi, almeno.
Di cosa parla questo drama?
Kang Yeo-Joo (Cho Yeo-Jeong) è una scrittrice di bestseller. Scrive solo storie di crimini crudeli e macabri, dove spesso e volentieri sono le donne a essere le colpevoli. Pensa costantemente a come uccidere le persone per scrivere romanzi sempre migliore, in modo totalmente ossessionato. Kang Yeo-Joo è sposata con Han Woo-Sung (Ko Jun), un avvocato, specializzato in divorzio, che le ha giurato fedeltà totale, fino al punto da firmare una dichiarazione inquietante: “Se ti tradisco, morirò.” Ma cosa si nasconde dietro la facciata di questa coppia perfetta? E quando all’improvviso una persona fin troppo vicina a Kang Yeo-Joo e Han Woo-Sung viene uccisa, una sola domanda attanaglia tutti: chi è stato?
Cose a caso:
Il punto di partenza è interessante, diverso, fresco, purtroppo il punto finale è una ciofeca disgustosa ed è assolutamente divisivo: lì fuori troverete persone che odiano questo drama e si maledicono per aver sprecato il loro prezioso tempo (come me) e altri che lo hanno adorato a tal punto da chiedere con forza una seconda stagione.
I gusti sono personali e non possiamo entrare nel merito, ma per apprezzare questo drama devi accettare di non voler ragionare su molte scelte forzatissime dello sceneggiatore, devi scegliere di superare personaggi con lo spessore di una fetta di prosciutto, devi girarti dall’altra parte davanti a dialoghi vuoti, superflui e inutili. Di nuovo, i gusti sono personali, ma personalmente ho delle difficoltà a comprendere l’entusiasmo che ho letto in giro perché se amate i gialli e thriller, beh, sono fatti in modo molto diverso; se amate le storie romantiche, beh, questo non è proprio romantico o espressione di un amore sano; se amate drama pieni di azioni e colpi di scena, beh, questo drama è pieno di falsi colpi di scena e forzature che non arrivano da nessuna parte.
Tutta l’aspettative e la piacevole confusione che vi attanaglieranno nelle prime 4/5 puntate, a un certo punto spariranno nel vuoto, sostituite, purtroppo, da situazione che si rigirano su loro stesse, da scene volutamente confuse e ambigue, da attori che recitano davvero come dei cani. Di nuovo: è un drama davvero frustrante.
Cosa affronta il drama?
Il drama vuole essere un thriller giallo su sfondo romantico e familiare ma l’unica cosa che si può imparare da questo drama è quello che non va assolutamente fatto in una relazione amorosa sana. Ci vengono mostrare coppie in relazioni tossiche, con zero comunicazione, ma proprio del tipo che due persone sono sposate da anni ma uno non sa niente dei genitori dell’altro. Capisco che in Corea del Sud non affrontano i Natali o Pasque o i matrimoni ‘stretti’ con 200 invitati, ma il tutto è davvero poco realistico.
In queste coppie alla base c’è la violenza, la totale assenza o il tradimento, con persone amiche intorno a loro che sanno ma preferiscono tacere per convenienza. Guardando questo drama sembra di avere a che fare con un gruppo di bambini che non conoscono ancora le regole basilari della società e si muovono con totale casualità.
Queste cose negative, che potrebbero essere davvero interessanti da trattare in modo psicologico e approfondito, in realtà non hanno alcuno spessore, alcuna conclusione e alcuna analisi.
Davvero molto interessante / Punti di forza:
Non ho intenzione di sforzarmi due volte su questo drama per trovare sia cose interessanti che punti di forza, quindi, perdonatemi, ma saranno uniti. Anche perché, sinceramente, non sono moltissime le cose positive.
Gli attori principali fanno quel che possono con i loro personaggi spessi come un foglio di carta. Soprattutto i due protagonisti, Cho Yeo-jeong e Go Joon, sono davvero degli ottimi attori e riescono a portare da soli avanti tutta la narrazione. I personaggi che interpretano sono incoerenti, inconsistenti e vuoti, ma essendo due bravissimi attori con grande esperienza, riescono a riempire lo schermo e li ho apprezzati moltissimo per questo. Kim Youngdae è stato un altro attore per cui dedico qualche riga: il suo personaggio, l’agente segreto Soo-ho, è il trucchetto con cui vengono spiegate le cose anche agli spettatori, eppure è uno dei personaggi più coerenti e interessanti di tutto il drama. Anche il suo percorso narrativo è decente, se lo confrontiamo a quello degli altri personaggi. Inutile dire che la sua ‘S’ moscia ha allietato le mie serate (adoro le ‘s’ e le ‘r’ particolari e lui è diventato ‘Er Poppetta’ in un istante).
Anche l’estetica del drama, i colori scelti e la fotografia, sono molto particolari e cupi, qualcosa di raro da vedere nel drama coreani e che ho apprezzato moltissimo. I prodotti asiatici tendono a preferire colori pastelli e molto forti, qui, invece, vince il rosso, il marrone, il blu, in un aspetto molto cupo per sottolineare l’aspetto thriller/horror e provare a generare tensione. Questo, purtroppo, funziona più all’inizio che alla fine del drama.
Punti di debolezza:
Scrivere un giallo ben fatto è difficilissimo, ma questo drama è in modo in cui non andrebbe fatto. Piano piano, fin troppo lentamente, ci danno i tasselli per capire qualcosa, ma la linea scelta in modo spudorato è quella di ingannare costantemente lo spettatore, ingannarlo in ogni modo possibile, consapevoli che chi guarda il drama non ha tutti i mezzi per capire chi ha ucciso chi, chi ha tradito chi, chi ha fatto cosa. Se i personaggi chiave per la comprensione dei fatti me li presenti (presenti soltanto) all’episodio 10 di 16, io spettatore mi sento preso per i fondelli.
Un buon giallo non deve svelare tutto subito, ma la storia deve proseguire con la logica, la precisione e i dettagli. Il colpevole può essere uno qualunque dei personaggi, anche un personaggio minore, ma deve essere presente nella storia fin dall’inizio perché il lettore/spettatore possa mettersi sulle sue tracce. Un buon giallo ha il colpevole sotto gli occhi di tutti con l’autore che cerca di distrarre lo spettatore/lettore. Ci sono false piste e sospetti che insinuano il dubbio nel lettore spostando la sua attenzione ora sull’uno ora sull’altro indiziato, è ovvio, ma il finale deve apparire a chi lo scopre come l’unico possibile e giusto e, possibilmente, qualcosa di forte dal lato umano e psicologico. A me i gialli piacciono molto e sono lo spettatore perfetto per il genere, perché sono letteralmente un pollo che non capisce niente e che solo quando glielo spiegano alla fine riesce a unire i puntini. Eppure, nonostante la mia pollagine, “Cheat on Me, If You Can” non riesce minimamente a fare quello che dovrebbe fare un giallo.
Spero sia evidente, descrivendo le regole basi di un giallo, come “Cheat on Me, If You Can” manchi di tutto questo. E se in un drama ‘Commedia, Romantico, Thriller’ la commedia è poco trattata, il romantico è fatto di coppie tossiche a livelli epici e il Thriller/Giallo è fatto di merda, non so cosa dovrebbe restare.
Conclusioni:
Non mi sento di consigliare questo drama, l’unico motivo può essere una totale passione per un attore o la totale assenza di qualsiasi altra cosa da vedere (che è impossibile, diciamoci la verità). Nel caso vi fosse piaciuto, spero che vi sentiate offesi da questa recensione che è frutto del mio gusto personale e in cui ho spiegato nel dettaglio i problemi fondamenti.
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