BLACKPINK criticate per l'immagine dell'infermiera sexy: la YG risponde
PR | On 06, Ott 2020
Il sindacato coreano dei lavoratori sanitari e medici ha criticato aspramente l’immagine proposta dalle BLACKPINK nell’MV di ‘Lovesick Girls’ dove si vede Jennie vestita come un’infermiera sexy: secondo il sindacato questa immagine è il ritratto pieno di stereotipi distorti delle infermiere che non si adatta alla realtà e hanno chiesto alla YG di adottare misure appropriate.
Le infermiere con berretto, gonna attillata e corta e i tacchi alti sono completamente diversi da una vera uniforme ed è la rappresentazione di un tipico stereotipo sessuale, la scusa del semplice “costume” per il sindacato non regge, non più.
Quello che poteva inizialmente sembrare una questione da poco, in realtà, ha avuto un impatto, anche in seguito allo sforzo fatto dal personale sanitario nell’emergenza COVID-19. Hashtag come #LeInfermiereNonSonoCostumi #BastaSessualizzareLeInfermiere #ImfermeriaUnLavoro hanno iniziato a girare sui social media, sintomi di una parte della società stanca dell’oggettivazione sessuale delle professioni in cui vi sono, statisticamente, più donne che uomini.
La polemica è stata tanto forte che anche la YG Entertainment ha risposto: “In primo luogo, esprimiamo il nostro profondo rispetto agli infermieri che stanno sempre al fianco dei pazienti e combattono in prima linea. “Lovesick Girls” è una canzone che solleva la questione del perché continuiamo a trovare l’amore quando ne siamo feriti, trasmettendo anche un messaggio di speranza. Nel video musicale “Lovesick Girls”, la scena con l’infermiera e il paziente riflette il testo, “Nessun dottore potrebbe aiutare quando sono malato d’amore”. Non c’era alcuna intenzione specifica, ma siamo preoccupati per le visioni distorte. Vi chiediamo di pensare ai video musicali come a una produzione artistica e vi saremmo grati se riuscissi a capire che ogni scena è stata realizzata con nessun’altra intenzione che quella di esprimere la musica. Il team di produzione sta attualmente valutando e discutendo se la scena debba essere modificata.”
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