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Avete amato ‘Parasite’? Ecco altri film coreani da gustare!

La vittoria internazionale di ‘Parasite’, sublime nuovo film di Bong Joon-ho, ha aperto l’attenzione sulla filmografia coreana, da sempre al centro dell’attenzione di molti critici e amanti del cinema come Quentin Tarantino.

Ecco una lista di altri film coreani da vedere per immregersi nei migliori film provenienti dalla Corea del Sud perché, come ha detto Bong Joon-ho: “Una volta superata la barriera dei sottotitoli alti 1 pollice, verrete introdotti a molti altri incredibili film.”

Ecco i film coreani da vedere assolutamente.

1. The Man from Nowhere (2010)
Il film di vendetta, noir-thriller, ‘The Man from Nowhere’ racconta di Cha Tae-sik (Won Bin) che conduce una vita tranquilla e isolata, l’unica persona con cui parla ogni tanto e che lo lega al resto della società è una bambina, la vicina di casa So-mee. Quest’ultima è orfana, affidata a Hyo-jeong, una drogata di eroina, perciò la bambina si vede costretta a rubare. Uno sgarro alla persona sbagliata e madre e figlia vengono rapite da alcuni trafficanti di organi. Tae-sik si mette sulle loro tracce attirando le attenzioni della polizia.
Il film rappresenta, assieme a ‘Bittersweet Life’ , ‘No Tears for the Dead’, ‘Eye for an Eye’ e ‘Man in High Heels’, ‘Nowhere to Hide’, ‘Guns & Talks’, ‘Friend’ e ‘Dirty Carnival’, il sottogenere che ha reso popolare il cinema coreano nel mondo.

2. Taegukgi – Brothers of War (2004)
Pietra miliare e campione d’incassi del cinema a sfondo storico coreano, è ambientato nel 1950 quando la Corea del Nord invade quella del Sud coinvolgendo due fratelli poveri e pacifici: il coraggioso Lee Jin-tae (Jang Dong-gun) e il più debole Jin-seok (Won Bin). L’abnorme senso di protezione del primo verso il secondo lo porta ad arruolarsi per seguire Jin-seok al fronte e i due, inseparabili, sopravvivono all’esperienza in trincea. Consigliamo, sullo stesso genere, ‘A Taxi Driver’ e ‘May 18’ sul massacro di Gwangi, o più in generale in ambito di guerre ‘Joint Security Area’ di Chan-wook Park (nella TOP 20 dei migliori film di sempre di Tarantino).

3. The King and the Clown (2005)
‘The King and the Clown’ è una tragedia che tratta dell’omosessualità. Gong-gil è un bellissimo artista di strada dalla grazia androgina che spesso fa gola a perversi signori desiderosi di abusarne sessualmente. È fieramente difeso dall’acrobata Jansaeng, compagno mascolino con il quale riesce a entrare nelle grazie del debole e instabile re Yeonsan.

4. Pietà (2012)
Kang-do lavora per un usuraio: senza farsi scrupoli, rende storpio chi non paga, simulando incidenti sul lavoro da cui ricevere i soldi dell’assicurazione. Tutto cambia quando una donna si presenta come sua madre: lui comincia a provare affetto e il senso del rimorso, ignaro che questa lo frequenti per perpetrare una vendetta assurda.
Film sconvolgente e straziante, fa parte di quella cinematografia dai toni che contraddistingue l’opera unica e piena di eccessi di Kim Ki-duk (suoi anche Bad Guy, L’isola, Ferro 3 e Moebius).
Fanno parte cinema autoriale anche ‘Sympathy for Mr Vengeance’ e ‘Thirst’ di Park Chan-wook, ‘Il buono il matto e il cattivo’, ‘I Saw the Devil’, ‘Age of Shadows’ e ‘Two sisters’ di Kim Ji-woon e naturalmente ‘Parasite’, ‘Madre’, ‘The Host’ ‘Memorie di un assassino’ (entrambi nella TOP 20 dei migliori film di sempre di Tarantino) di Bong Joon-ho.

5. Train to Busan (2016)
Zombie movie di Yeon Sang-ho presentato al festival di Cannes, segue un gruppetto di passeggeri di un treno diretto a Busan che si ritrova assediato da cadaveri cannibali in seguito a una repentina pandemia che trasforma in morti viventi alla velocità della luce. Ognuno è il rappresentante di una parte della società: ci sono il gangster, il padre di famiglia, il manager, una donna incinta, una signora anziana, alcuni studenti e una bimba, tutti impegnati a scapicollarsi da un vagone all’altro per sfuggire all’orda di zombie.

6. IL MARE (2000)
Di Lee Hyun-Seung forse sembrerà una storia nota a causa del remake statunitense (e più sentimentale) del 2006 “La casa sul lago del tempo” con Keanu Reeves e Sandra Bullock.
Due individui in difficoltà, separati da una distorsione temporale temporale, si collegano attraverso le lettere trovate nella cassetta delle lettere a Il Mare, il nome della casa sul mare.
La fornace cinematografica coreana conferma ancora una volta il proprio standard di ineccepibile appeal visivo e qualità tecnica, dando vita a un prodotto contraddistinto da fotografia eccezionale, cast di buon livello e regia diligente. Nel genere si consiglia anche The Way Home di Jeong Hyang Lee e ‘House Of Hummingbird’ di Bora Kim.

7. Take Care of My Cat (2001)
La regista e scrittrice Jae-Eun Jeong crea un film sfaccettato e stratificato che parte dalla divisione di classe e disparità economica, elementi che mettono a dura prova l’amicizia di cinque ragazze che si conoscono dall’infanzia. Jae-eun struttura la trama attorno a tre riunioni per mostrare la crescente crepa nella loro amicizia e usa un piccolo gatto, che Ji-young trova in un vicolo e che viene passato da un’amica all’altra, per mantenere gli archi di quattro piani uniti.

8. Old Boy (2003)
‘Oldboy’ ha attirato l’attenzione internazionale sui thriller coreani ed è considerato uno dei migliori film pionieristici del genere. Il secondo capitolo di “The Vengence Trilogy” di Park Chan-wook è una sinfonia di vendetta iper-violenta e straziante. Un esotico dramma di vendetta che ospita il complesso di Edipo, l’incesto e la speranza tremolante di empatia e umanità mescolate a violenze che strisciano sulla pelle e lasciano disgusto, paura e orrore. Ciò che inizia come un sogno surreale si trasforma in un incubo di perdizione dall’estetica kafkiana.
Un uomo ubriaco e arrogante viene tenuto prigioniero per quattordici anni e, un giorno, viene improvvisamente rilasciato senza alcuna spiegazione e gli viene dato un telefono cellulare, denaro e vestiti costosi. Attraversa una vita insignificante per trovare uno scopo, che alla fine si traduce in cercare vendetta.

9. Spring, Summer, Fall, Winter… and Spring (2004)
È abbastanza difficile descrivere un film intuitivo, viscerale ed espansivo nella sua narrativa tentacolare. Ci viene presentato un piccolo monastero buddista, un mondo in sé, situato su una zattera che galleggia al centro di uno stagno di montagna. Un vecchio monaco (Oh Young-soo) si sta preparando a trasmettere la sua saggezza a un monaco bambino (Kim Jong-ho), un ciclo di vita ripetitivo. Vediamo la vita crescere sullo sfondo di quattro stagioni, incapsulando le emozioni dell’esistente e costantemente fiorente, come se il tempo si fosse fermato.

10. Poetry (2010)
“E’ un film sulla bellezza dell’invisibile” ha detto il regista Lee Chang-dong che con “Poetry” ha vinto il premio come miglior sceneggiatura al festival di Cannes
Ad un corso di poesia infatti si iscrive Mija, la protagonista della storia, una donna sessantenne, molto garbata e gentile, che vorrebbe imparare a comporre versi per dare una forma alle immagini che popolano la sua mente. Mija fa la badante e si prende cura di Wook, il nipotino adolescente, apatico, smidollato, sostanzialmente anaffettivo, che la figlia le ha affidato prima di trasferirsi in un’altra città. La donna ben presto, dopo alcuni accertamenti medici, scopre di essere malata di Alzheimer (al primissimo stadio) e il suicidio di una compagna di scuola di Wook, che aveva subito molte violenze carnali dal gruppo di amici di cui Wook fa parte. Sullo stesso genere e assolutamente magnifico, (ri)consigliamo ‘Madre’ di Bong Joon-ho.

11. The Handmaiden (2016)
Thriller erotico è ambientato nella Corea occupata dai giapponesi negli anni ’30 e segue una giovane donna che viene assunta come domestica di un’erede giapponese entrando in un mondo teso e paranoico di lussuria e tradimento. Il film fa un ottimo lavoro nell’esplorazione dei ruoli di genere e usa costantemente quella prospettiva per sovvertire le aspettative del pubblico. È pieno di colpi di scena selvaggi e melodramma quanto basta per renderlo un thriller altamente avvincente. E’ anche un esempio di un sottogenere erotico molto presente in Corea del Sud.

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