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Le aespa e gli avatar: saranno tutelate nei guadagni, da Deepfake e crimini sessuali?

Le aespa e gli avatar: saranno tutelate nei guadagni, da Deepfake e crimini sessuali?

| On 08, Nov 2020

Quello che è interessante e anche complesso nelle AESPA è il fatto che siano state create e versioni avatar di persone in carne ed ossa: fin’ora la maggior parte dei gruppi ‘virtuali’, come Vocaloid o K/DA, sono personaggi esclusivamente avatar. Sorge spontaneo chiedersi, dato che in ambito privacy e tutela già è difficile per una celebrità e un idol, fino a che punto la legge proteggerà gli avatar che derivano da un gruppo reale?

Soprattutto quanto la legge può protegge degli avatar basati su delle vere ragazze dai diritti d’autore e, soprattutto, da crimini sessuali? Gli avatar devono essere considerati lavori creativi o qualcosa di più dato che sono ufficialmente basati su persone vere? Si solleva, quindi, un complicato problema legato ai diritti d’autore e la tutela del ritratto (N.B. I diritti d’autore sono bene noti, i secondi un po’ meno. Il ritratto, inteso come raffigurazione della fisionomia di una persona, è tutelato dalla legge sul diritto d’autore che richiede per la sua riproduzione o messa in commercio il consenso della persona ritratta. Questo obbligo di consenso viene meno per i personaggi pubblici, ma tutto tranne disegni che siano pregiudizievole per il decoro e la reputazione della persona interessata).

Kwon Dan, un avvocato dello studio legale DKL Partners, ha parlato della questione e ha riferito che, secondo ordinamento coreano, se l’avatar è un personaggio visivo, è protetto da copyright dalla società che ha lo ha creato. Nel dettaglio il contratto tra Karina e la sua agenzia, produce effetti anche sui diritti dell’avatar ae-KARINA.

Per il contratto, quindi, Karina, un membro umano, ha diritto al profitto e a tutto quello che è collegato ad esso, tuttavia potrebbe non poter rivendicare la proprietà o il copyright sull’avatar o sull’intelligenza artificiale, né ricevere i guadagni che ae-KARINA porta all’azienda. Dopo la rescissone del contratto, in linea di principio, l’azienda non potrebbe più utilizzare gli avatar dei membri; tuttavia, se l’uso di avatar è visto solo come contenuto senza collegarli ai diritti di ritratto o pubblicazione, gli avatar potrebbero essere utilizzati dall’SM anche dopo che il contratto è stato risolto.
Questo però non è stabilito dalla legge, quindi tutto viene gestito dal contratto dell’SM che, essendo la parte più potente nell’accordo con i suoi idol, può facilmente escluderle da tutti i profitti che gli avatar con le loro facce possono generare, in modo totalmente legale.

I problemi più gravi, però, riguardano purtroppo l’esposizione degli avatar a crimini sessuali digitali, come la pornografia Deepfake. Il Deepfake è una tecnica per la sintesi dell’immagine umana basata sull’intelligenza artificiale, usata per combinare e sovrapporre immagini e video esistenti con video o immagini originali. È sempre più spesso usata per creare falsi video pornografici ritraenti celebrità, per il revenge porn, per creare fake news, bufale e truffe, per compiere atti di cyberbullismo, altri crimini informatici di varia natura oppure per satira.

Il problema è che anche se un avatar basato su un membro reale diventa vittima di un crimine sessuale digitale, potrebbe non essere punibile per legge, nonostante l’immagine utilizzata sia basata su una persona in carne e ossa. In Corea del Sud, l’articolo 14-2 comma 1 della legge speciale sulla punizione dei crimini di violenza sessuale, stabilisce che i reati sessuali di Deepfake sono soggetti a punizione se utilizzano il volto, il corpo o la voce di una persona nel video o nei materiali audio. Quindi gli avatar, non essere persone, non sono riconosciute come vittime.

L’avvocato Kwon Dan ha spiegato che nel caso di Deepfake con un avatar tratto da persona reale, si può cercare di agire legalmente come tentativo di intimidazione o risarcimento per danni morali, crimini che, ovviamente, non ha la stessa gravità e le stesse ripercussioni di quelli sessuali.

In generale l’SM Entertainment ha dichiarato che dal momento che si tratta di un nuovo concpet per un gruppo di concetto, non possono rivelare i dettagli. Tuttavia, sono pronti ad agire per tutelarel’onore e i diritti dei membri reali, ma anche per evitare l’uso non autorizzato delle loro versioni avatar.

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