'BLACKPINK THE MOVIE' non è né bello né brutto, ma fatto da qualcuno che odia il gruppo
PR | On 04, Mag 2022
Dopo aver visto un prodotto bello e ben fatto come ‘BLACKPINK: Light Up the Sky’ su Netflix, ci siamo approcciate al film ‘BLACKPINK THE MOVIE’ su Disney Plus con il migliore degli animi: il film evento andato anche in cinema di tutto il mondo, la celebrazione dei 5 anni di attività del gruppo, l’introspezione nel dietro le quinte di un tour mondiale, tutto ci faceva pensare a qualcosa di grandioso.
E invece è noioso, lento, fine a se stesso e totalmente opposto all’immagine cool, attiva e unica delle BLACKPINK.
Difficile fallire con tanto materiale eppure questo film ci riesce e il motivo può essere solo uno: chi lo ha fatto odia le BLACKPINK, altrimenti non è possibile spiegarsi come hanno fatto a scegliere le parti più noiose, come non ci siano informazioni, come ci siano anche pochissime esibizioni tratte dai concerti, come sia tutto inutile in questi 100 minuti.
Le esibizioni sono belle, anche se spesso sono fatte in studio, quindi viene meno anche l’emozione del concerto, con le urla e l’entusiasmo del pubblico; l’immagine è sempre curata, ma priva di contenuto con le ragazze che dicono ovvietà già sentite e risentite, e spesso sempre, letteralmente, la stessa identica cosa; le ragazze parlano ognuno del loro passato con preoccupazioni non chiare, problemi non ben definiti e una superficialità che non è loro; lo scopo del documentario non è pervenuto in quanto non riesce né a dare altre informazioni nuove sul gruppo, né ad esaltare i successi raggiunti.
Questo documentario è montato in modo approssimativo, un prodotto puramente commerciale e può piacere solo ai fan del gruppo che vogliono vedere le esibizioni su un grande schermo.
Non c’è introspezione.
Non c’è passato.
Non c’è analisi.
Non c’è alcun traguardo raggiunto.
Non c’è storia.
Non c’è nemmeno emozione (cosa ASSURDA).
Vedendolo è evidente l’unico motivo per cui è stato creato: far andare i fan al cinema e fargli pagare soldi. Giusto per farvi fare due calcoli:
– i biglietti a livello internazionale costavano pochissimo, 22 dollari;
– è finito in oltre 3.400 cinema in 100 paesi nel pieno del periodo pandemico (2021);
– il film ha guadagnato al botteghino 4,8 milioni di dollari in due settimane di messa in onda.
L’operazione commerciale è riuscita benissimo, brava YG per aver guadagnato altri soldi dai fan del gruppo, sfruttandoli come solo tu sai fare, ma il film è una mera contemplazione dove si intravedono le personalità dei membri, senza nulla di nuovo mai aggiunto.
Quindi se volete conoscere le BLACKPINK o divertirvi con loro, c’è solo un titolo degno: ‘BLACKPINK: Light Up the Sky’, perché ‘BLACKPINK THE MOVIE’ non fa per voi, così come non fa per nessun essere umano.
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