T.O.P dei BIGBANG parla della sua depressione e dei problemi del K-pop

La rivista Prestige di Hong Kong ha rilasciato l’intervista rilasciata al TOP dei Big Bang e T.O.P ha parlato di tante cose, alcune anche molto forti, tra cui come si è sentito quando è scoppiata la controversia sulla marijuana e come combatte con la sua depressione.

T.O.P ha confessato di soffrire di depressione sin da quando era giovane e ha condiviso come ha combattuto contro di essa: “Sin da quando ero giovane soffro di depressione, ma guardando le cose belle, in particolare l’arte, mi sento rilassato, mi sento sollevato. Sono nato per essere triste. Mi sono sentito più sensibile rispetto agli altri bambini fin da quando ero giovane. Lo sapevo e lo sentivo, e ho speso più tempo e più sforzi per superarlo trascorrendo del tempo con l’arte”.

Nonostante la sua esperienza, ha visto gli amici lottare e ha perso altri a causa del suicidio, e, lo sappiamo bene, le statistiche in Corea del Sud sui suicidi giovanili sono impossibili da ignorare. “Attraverso la mia musica, voglio fornire speranze e sogni a molti giovani che sono disperati in questo momento”.

In Corea, c’è un’area in particolare che secondo lui dovrebbe essere esaminata più da vicino. “Il sistema K-pop. Io stesso sono fortunato di aver trascorso solo meno di un anno come tirocinante prima di debuttare – un tempo relativamente breve – ma dopo, ho visto tutti i trainee, i ragazzi e le ragazze, sottoposti a un sistema molto duro. Viene detto loro cosa fare e vengono addestrati proprio come i robot. Potrebbero diventare popolari, potrebbero diventare più grandi, ma nel loro cuore e in modi che non possiamo vedere, sono isolati e si sentono soli dentro“.

La sensazione è quella a cui può chiaramente riferirsi. La sua soluzione? Un nuovo tipo di casa discografica. “Non voglio essere un produttore di robot”, dice Choi. “Voglio essere un vero artista e aiutare i veri artisti. Sono positivo nel creare un gruppo completamente diverso dai BIGBANG in futuro”.