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I BTS coinvolti dai netizen cinesi anche nella lotta d’indipendenza di Hong Kong

E’ una disputa che va avanti da quasi una settimana: i netizen cinesi sono arrabbiati per la dichiarazione di RM dei BTS durante la cerimonia di premiazione dei Van Fleet dove, per il 70° anniversario della guerra di Corea, ha ringraziato le due nazioni che hanno lottato duramente, ossia Corea del Sud e USA. I cinesi si definiscono offesi dal fatto che il loro nobile sacrificio durante quella stessa guerra non è stata neanche menzionata (n.b. la Cina in quell’occasione supportava la Corea del Nord, contro quella del Sud egli USA).

Secondo insider, la dogana cinese sta bloccato l’ingresso nel paese del nuovo merchandising dei BTS per promuovere il prossimo album ‘BE’, perchè potrebbe esservi un presunto messaggio pro-Hong Kong.

Secondo i netizen cinesi sul Weibo, il nuovo marchio per le bottiglie d’acqua che i BTS stanno vendendo per promuovre l’album ‘BE’ con la frase “be WATER”, in realtà è un supporto nascosto al movimento per l’indipendenza di Hong Kong che da marzo 2019 sta manifestando contro la Cina e le leggi imposte dal continente.

“be WATER”, affermano alcuni netizen cinese, è uno slogan usato da coloro che stanno combattendo per l’indipendenza di Hong Kong ed è anche ben noto, quindi è difficile non pensare che la scelta non sia causa e che, in realtà, i BTS stiano sostenendo i BTS.

A parlare della questione è stato anche uno dei leader e volti principali della lotta per l’indipendenza di Hong Kong, Joshua Wong, che ha sostenuto i BTS su tutta la linea, parlando dell’inutilità della polemica: “[Dalla parte dei #BTS per gli attacchi irragionevoli dei #troll #cinesi]
1. Dopo il loro stimolante discorso ai #VanFleetAward, i #BTS sono ora attaccati dai portavoce dello stato cinese e dai troll nazionalisti, affermando che i BTS “hanno deliberatamente ignorato i contributi della Cina” nel loro discorso.
2. Niente potrebbe essere più ridicolo: quando il premio viene assegnato a coloro che promuovono la relazione #USA-#Corea, è naturale menzionare solo le due nazioni. In effetti, il discorso non ha nemmeno menzionato la #Cina, né nulla contro, ma i troll nazionalisti l’hanno già considerato come un insulto.
3. Chiaramente i #propagandisti di Pechino e #littlepinky stanno ora trasformando un non-problema nelle loro campagne di propaganda, facendo dei BTS i nuovi capro espiatori senza motivo e provocando rabbia e divisione senza fondamento tra persone e fandom.
4. Quando i nostri leader BTS subiscono attacchi irragionevoli durante questi tempi difficili, noi #ARMY in tutto il mondo dovremmo stare con loro ed esprimere il nostro implacabile sostegno. #BTSARMYS #FOREVERBTS”


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